Critico inglese (Isola di Man 1919 - Cambridge 2010), prof. di letteratura ingl. nelle univ. di Reading (1949-58), Manchester (1958-65), Bristol (1965-67), Londra (1967-74) e Cambridge (1974-82), K. occupò un posto rilevante nel quadro della critica inglese contemporanea, fu sensibile ai più vitali indirizzi critici del nostro tempo, dal formalismo russo allo strutturalismo, alla semiotica. I suoi temi vanno dalla definizione di un classico a quella dell'avanguardia, alle teorie dell'immagine e del simbolo, ai problemi dell'interpretazione dei testi narrativi; fra le opere: Romantic image (1957), Wallace Stevens (1960), Puzzles and epiphanies (1962), The sense of an ending: studies in the theory of fiction (1967), Continuities (1968), D. H. Lawrence (1973), The classic (1975), The genesis of secrecy. On the interpretation of narrative (1979), The art of telling: essays on fiction (1983), The literary guide to the Bible (1987, con R. Alter), Poetry, narrative, history (1990), Francis Bacon (1996), A reader's guide to the 20th century writers (1996, con P. Parker), Shakespeare's language (2000), Pleasing myself: from Beowolf to Philip Roth (2001), Life after theory (2003, con J. Derrida, T. Moi e C. Norris), The age of Shakespeare (2004), Concerning E.M. Forster (2009). Ha curato inoltre edizioni di S. T. Coleridge e F. Bacon. Tra le sue opere più recenti occorre ancora segnalare Pleasure, change, and canon (con R. Alter, 2004) e la cura del volume The duchess of Malfi: seven masterpieces of jacobean drama (2005).