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Stevens, Wallace

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Poeta statunitense (Reading, Pennsylvania, 1879 - Hartford 1955). Dopo una laurea a Harvard e studî alla New York Law School, divenuto avvocato nel 1904, lavorò dal 1916 come legale di un'importante compagnia di assicurazioni di Hartford, della quale fu poi vicepresidente. L'esordio, in piena maturità, su riviste come Poetry e Trend, lo proiettò subito tra le voci più notevoli del movimento modernista, e la sua prima raccolta, Harmonium (1923; n. ed. 1931), rappresenta già un punto d'arrivo importante di una ricerca poetica in cui l'immaginazione e lo spessore metaforico del linguaggio occupano un ruolo assolutamente centrale. Nelle successive Ideas of order (1935) e The man with the blue guitar (1937), attraverso un linguaggio sempre più denso e astratto, S. approfondì la concezione della creatività come forma di conoscenza, vera e propria "religione della poesia" secondo la quale l'artista è in grado di vivificare il carattere immanente della realtà fino a giungere a un'opera di organizzazione del caos. Dopo Parts of a world (1942), S. pubblicò l'importante Notes towards a supreme fiction (1942; trad. it. nella rivista Letteratura, 1954), sorta di trattato in versi sulla poesia, poi ricompreso nella successiva raccolta Transport to summer (1947); a quest'ultima seguirono The auroras of autumn (1950), Selected poems (1953) e l'edizione complessiva The collected poems of W. S. (1954), comprendente una sezione di poesie inedite, The rock. Va ricordata la produzione saggistica (The necessary angel: essays on reality and the imagination, 1951; trad. it. 1988), che testimonia tra l'altro l'attenzione di S. ai rapporti tra poesia e arti visive. Oltre a Opus posthumous (1957; ed. accr. 1989), che raccoglie poesie, drammi e prose sparse, postumi sono usciti, a cura della figlia Holly, l'epistolario di S. (Letters, 1966) e una scelta dai diarî giovanili (Souvenirs and prophecies, 1977). Tra le edizioni italiane sono da ricordare Mattino domenicale e altre poesie (1954), Il mondo come meditazione. Ultime poesie 1950-1955 (1986) e l'ampia silloge Harmonium. Poesie 1915-1955 (1954).

Vedi anche
Pound, Ezra Loomis {{{1}}} Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università di Pennsylvania. Trasferitosi in Europa, pubblicò a Venezia la prima raccolta di poesie, ... Williams, William Carlos Poeta statunitense (Rutherford, New Jersey, 1883 - ivi 1963). Cresciuto artisticamente a contatto con le avanguardie newyorchesi, W. mostrò nei suoi primi versi, primi fra tuttiThe tempers (1913), di aver sentito l'influsso della poetica di E. Pound. La sua vasta produzione in versi e in prosa culminò ... Thomas, Dylan Marlais Poeta gallese (Swansea 1914 - New York 1953). Autore di grande fascino e notorietà, anche per la sua vita disordinata, fu tra gli iniziatori di un 'nuovo romanticismo', con la contrapposizione di uno stile fluente e volutamente retorico all'intellettualismo e al classicismo di W.H. Auden. Tra le opere:Twenty-five ... Frank Kermode Critico inglese (Isola di Man 1919 - Cambridge 2010), prof. di letteratura ingl. nelle univ. di Reading (1949-58), Manchester (1958-65), Bristol (1965-67), Londra (1967-74) e Cambridge (1974-82), K. occupò un posto rilevante nel quadro della critica inglese contemporanea, fu sensibile ai più vitali indirizzi ...
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