Poeta inglese (Preston, Lancashire, 1859 - Londra 1907). Ritenuto non idoneo per la carriera ecclesiasti ca cui la famiglia, cattolica, lo aveva avviato, non riuscì neanche negli studî di medicina. Tentò senza successo varie occupazioni, finché si recò (1885) a Londra, dove visse in difficoltà economiche; soccorso da Wilfrid Meynell, direttore del giornale Merry England, e accolto nella famiglia cattolica dei Meynell, vinse la dipendenza dall'oppio, contratta in occasione di una malattia, e si dedicò alla letteratura. Nel 1892 si ritirò presso il convento francescano di Pantasaph (Galles), legandosi d'amicizia con il poeta C. Patmore che vi si stabilì (1894) come terziario. Il primo volume di versi di T. apparve col titolo Poems nel 1893 e conteneva The hound of Heaven, una delle sue poesie più famose, scritta nel 1889 sul tema, frequente nella letteratura mistica, della caccia che Dio dà all'anima. Seguirono: Sister songs: an offering to two sisters (1895) e New poems (1897). Tra le critiche letterarie di T. è da citare come la migliore il saggio su Shelley, scritto nel 1889, apparso postumo sulla Dublin Review (1908) che lo aveva dapprima rifiutato. Delle opere in prosa, si citano: Health and holiness, a study of the relations between brother ass, the body, and his rider, the soul (1905). La sua poesia è ricca di analogie e simboli, col risultato di un concettismo che apparenta T. ai poeti religiosi del Seicento.