Redi, Francesco
Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Laureatosi in medicina e filosofia (1647), studiò di tutto e padroneggiò parecchie lingue. Fu medico di Ferdinando II e Cosimo III. Osservatore acuto e sperimentatore sagace, R. si cimentò in alcuni dei più ardui problemi della biologia. Si deve a lui la dimostrazione della falsità della generazione spontanea degli insetti (Esperienze intorno alla generazione degl’insetti, 1668); provò infatti che le mosche nascono dalla carne putrefatta solo quando altre mosche vi abbiano deposto le uova. È inoltre autore della prima estesa e metodica ricerca sui vermi parassiti dell’uomo e di molti animali (Osservazioni intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi, 1684), che deve considerarsi come il primo fondamento della parassitologia. Altre opere minori contengono interessanti osservazioni, come quelle sul veleno delle vipere (Osservazioni intorno alle vipere, 1664). Come medico pratico ebbe grande valore e altrettanta fortuna, e nei suoi Consulti appaiono l’ingegno vivace e il metodo sempre basato sull’osservazione e l’esperimento. Questi e altri scritti scientifici hanno, anche per la semplicità dello stile e la schiettezza della lingua, notevole importanza letteraria.