Località delle Marche, sul versante orientale del Monte Catria, in cui sorge un eremo e monastero benedettino camaldolese ( Santa Croce di F.), fondato nel 10° secolo. Si ricollega con l’attività riformatrice di s. Pier Damiani che, sotto la protezione di papa Gregorio VII, diede impulso alla Congregazione, volta a fondere l’esperienza eremitica con quella cenobitica, imponendo, in una regola di penitenza e austera disciplina, la vita solitaria nelle celle. Fu eretto in abbazia nel 1325. Il cardinal Bessarione ne fece un centro di cultura umanistica. Nel 1569 la Congregazione avellanitica fu soppressa e il monastero unito alla Congregazione camaldolese; i beni dell’abbazia secolarizzata furono assegnati (1579) al Collegio germanico di Roma. La biblioteca è andata dispersa tra varie istituzioni.