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fisostigmina

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Alcaloide (anche detto eserina), principio attivo di Physostigma venenosum (fava del Calabar). Cristalli incolori, otticamente attivi, velenosi, poco solubili in acqua, solubili in alcol, etere, nei grassi; chimicamente è un derivato dell’indolo,

formula

All’aria, specie a contatto di metalli, si ossida e diviene di colore scuro. Ha la proprietà biologica d’inibire potentemente l’enzima colinesterasi.

Gli effetti della f. sono antagonisti a quelli dell’atropina, del curaro e della nicotina; le sue principali azioni farmacologiche si manifestano sull’occhio, sull’intestino e sui muscoli. È usata, in genere sotto forma di salicilato e di solfato, per la cura del glaucoma, in varie forme di atonia intestinale e in certe malattie neuromuscolari. L’avvelenamento da f. può essere anche letale, per depressione del sistema nervoso centrale e spasmo bronchiale.

Vedi anche
colinesterasi Enzima presente in diversi tessuti animali, specialmente in quello nervoso. Scinde l’acetilcolina, sostanza neurotrasmettitrice presente nelle sinapsi, in acido acetico e colina, e questa trasformazione chimica è considerata uno dei processi intracellulari direttamente connessi con la trasmissione degli ... atropina Alcaloide, C17H23NO3, estratto dalle radici di belladonna, dai semi dello stramonio e da altri vegetali (Scolopia iaponica, Hyosciamus niger ecc.). Non sempre preesiste come tale nel vegetale, ma si forma spesso durante l’estrazione dalla iosciamina che è un alcaloide isomero (levogiro) e che, per azione ... curaro Veleno usato dagli indigeni dell’alta Amazzonia e dell’Orinoco per avvelenare frecce e dardi per cerbottana. È ricavato da varie specie di piante delle famiglie Loganiacee e Menispermacee pestandone la corteccia che viene poi lasciata macerare e quindi filtrata; il succo viene concentrato e nel liquido ... farmacologia Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo. La f. e i suoi scopi terapeutici Tra i compiti della f. rientrano: lo studio delle modificazioni funzionali prodotte da qualunque sostanza attiva; l’individuazione ...
Categorie
  • FARMACOLOGIA E TERAPIA in Medicina
  • BIOCHIMICA in Chimica
  • CHIMICA ORGANICA in Chimica
Tag
  • SISTEMA NERVOSO CENTRALE
  • PHYSOSTIGMA VENENOSUM
  • COLINESTERASI
  • INTESTINO
  • ALCALOIDE
Altri risultati per fisostigmina
  • fisostigmina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Farmaco che ha la proprietà biologica d’inibire potentemente l’enzima colinesterasi. Gli effetti della f. sono antagonisti a quelli dell’atropina, del curaro e della nicotina; le sue principali azioni farmacologiche si manifestano sull’occhio, sull’intestino e sui muscoli. È usata per la cura del glaucoma, ...
  • fisostigmina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Farmaco inibitore dell’enzima colinesterasi, che provoca accumulo di acetilcolina in prossimità delle terminazioni nervose colinergiche. La f. è un alcaloide ottenuto dalla fava del calabar, seme maturo secco di Physostigma venenosum; inizialmente utilizzato per il glaucoma, solo dopo il 1940 fu impiegato ...
  • ESERINA o fisostigmina
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Alcaloide della fava del Calabar (Ci5H21N3O2), in cristalli aghiformi splendenti, incolori o appena giallognoli, senza odore, di sapore amaro, solubili in 85 parti d'acqua. È assai tossico, agisce principalmente sul sistema nervoso centrale, sulla muscolatura liscia e striata, sul sistema circolatorio ...
Vocabolario
fiṡostigmina
fisostigmina fiṡostigmina s. f. [der. di fisostigma]. – Sostanza organica, alcaloide cristallino e velenoso che costituisce il principio attivo della fava del Calabar: ha la proprietà di inibire l’enzima colinesterasi e ha effetti antagonisti...
neostigmina
neostigmina s. f. [comp. di neo- e -stigmina di fisostigmina]. – In farmacologia, alcaloide sintetico con azione inibente sulla colinesterasi (analogamente alla fisostigmina), impiegato fra l’altro nel trattamento dell’atonia vescicale...
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