Martini, Ferdinando
Scrittore e politico (Firenze 1841-Monsummano Terme 1928). Diresse la Domenica letteraria e insegnò alla Scuola Normale di Pisa. Liberale di sinistra, deputato dal 1876 al 1919, sottosegretario (1884) e poi ministro della Pubblica istruzione (1892-93), fu il primo governatore civile dell’Eritrea italiana dal 1897 al 1907. Assunta la carica poco dopo la sconfitta di Adua, M. difese l’integrità della colonia – di cui aveva ideato il nome stesso, Eritrea – da chi in Italia ne ipotizzava addirittura la dismissione. Riportò la pace in Eritrea d’intesa con Etiopia e Inghilterra, a cui cedette Kassala. Governò cercando la collaborazione dei capi e nell’intento di valorizzare le risorse minerarie e agricole eritree. Rilanciò l’espansionismo italiano al Congresso di studi coloniali dell’Asmara (1905). Fu tra i pochi funzionari italiani a lasciare memorie scritte: Nell’Africa italiana (1891); Cose africane (1896); Il Diario Eritreo (1942-43). Di nuovo in Italia, fu ministro delle Colonie (1915-16) e senatore del regno (dal 1923).