• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Eugènio IV papa

Enciclopedia on line
  • Condividi

Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo strapotere dei Colonna e, costretto a lasciare la città andando a Firenze (1434) e a Bologna (1437), vi ritornò solo nel 1443. Notevoli furono la sua attività in favore di una riforma della Chiesa, sia pure soltanto in settori limitati, e la sua opera di abbellimento e di restauro di Roma (cappella del Ss. Sacramento affrescata dall'Angelico e porta del Filarete in S. Pietro; restauro del Laterano e del Pantheon; difesa del Colosseo e di altri monumenti antichi). Pur non interessandosi direttamente alla cultura umanistica, E. ne comprese l'importanza: accolse nella curia insigni letterati (G. Aurispa, Biondo Flavio, M. Vegio) e riaprì lo Studium Urbis (10 ott. 1431) istituendovi due cattedre di greco, lingua impostasi all'attenzione degli studiosi con il concilio di Ferrara e Firenze e il contatto con i dotti bizantini.

Vita e attività

Agostiniano a S. Giorgio in Alga, dallo zio materno Gregorio XII, che lo aveva nominato suo tesoriere, ebbe il vescovado di Siena (1407) e la porpora (1408). Legato della marca di Ancona e di Bologna con Martino V (1420-24), gli successe sul soglio pontificio il 3 marzo 1431. Si trovò subito a dover affrontare i due gravi problemi della situazione interna di Roma e dei rapporti col Concilio di Basilea. A Roma la situazione era grave per l'eccessivo potere acquistato, sotto il suo predecessore, dai Colonna: E. riuscì a cacciarli dalla città, ma non poté impedire che continuassero a tessere dal di fuori intrighi provocando pericolosi torbidi, che lo costrinsero a rifugiarsi a Firenze (giugno 1434) e successivamente a Bologna (aprile 1437), e a rimanere lontano dalla sua sede anche dopo che G. Vitelleschi ebbe domata l'effimera repubblica romana (ott. 1434) e ristabilito, con estrema severità, l'ordine pubblico. Col Concilio di Basilea i contrasti cominciarono subito e si protrassero per quasi tutto il suo pontificato. Indetto da Martino V e convocato dallo stesso E. per il 23 luglio 1431, il concilio tenne in effetti la sua prima sessione solo il 7 dic. di quell'anno; il 18 dic. E., a causa della sua salute malferma, dei disordini nello stato della Chiesa, e soprattutto temendo una prevaricazione dell'autorità papale da parte del concilio, pubblicò in concistoro una bolla di scioglimento, che fu però ignorata dai padri conciliari. Il contrasto durò a lungo, nonostante che nel dic. 1433 il papa si fosse deciso ad annullare la sua bolla di scioglimento e nel febbraio successivo i padri conciliari avessero revocati tutti gli atti promulgati fino allora contro la persona e la dignità del papa. A riaccenderlo e ad aggravarlo, infatti, sopraggiunse la necessità di scegliere una sede per il concilio sull'unione con le Chiese orientali di ogni luogo e rito. Le trattative con l'imperatore Giovanni VIII Paleologo e con i patriarchi furono lunghe e spesso portate avanti separatamente dal concilio, che gradatamente aveva avocato a sé tutte le funzioni spettanti al papa e alla curia, e da E., appoggiato da un numero sempre crescente di cardinali timorosi di uno scisma. E., dichiarato deposto dalla fazione intransigente di Basilea che aveva eletto in sua vece Amedeo VIII di Savoia col nome di Felice V, trasferì con una bolla (30 dic. 1437) il concilio a Ferrara, dove nel marzo 1438 giunsero anche i Greci, e successivamente a Firenze (genn. 1439); il decreto di unione con i Greci (5 luglio 1439) fu seguito da quelli con le altre Chiese orientali. Appoggiato dai suoi antichi oppositori, tra cui Federico III e Alfonso d'Aragona, che E. investì del Regno (giugno 1443) promettendo di riconoscere la successione del figlio illegittimo Ferrante, E. rientrò in piena tranquillità a Roma (sett. 1443). Senza risultati fu un suo tentativo per una crociata contro i Turchi che erano avanzati in Ungheria e in Slavonia; solo l'Ungheria e la Polonia risposero al suo appello, e l'impresa fallì con la sfortunata battaglia di Varna (10 nov. 1444).

Vedi anche
Giovanni Vitelléschi Cardinale (m. Roma 1440). Entrato al servizio del papa, divenne protonotario, vescovo di Recanati e Macerata (1431), commissario dell'esercito della Chiesa nella Campagna. Combatté con energia i principi locali, fece decapitare Giacomo di Vico (1435), prese e distrusse Palestrina (1437). Gli fu allora ... Colónna Famiglia romana; suo capostipite è Pietro, figlio del conte di Tuscolo Gregorio II ed erede della parte di signoria comprendente Monteporzio e il castello di Colonna; fin dal principio del 12º sec. Pietro, avversario e poi alleato di papa Onorio II, aveva assunto l'appellativo de Columna. A metà del ... Stato Pontificio Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870. L’origine Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio di S. Pietro (➔) sul ducatus bizantino. Alla metà dell’8° sec. il duca come funzionario bizantino ... Callisto III papa Alonso Borgia (Játiva, Valenza, 1378 - Roma 1458); segretario e consigliere di Alfonso d'Aragona, seppe rendersi assai utile alla S. Sede, provocando la rinuncia alla tiara da parte dell'antipapa Clemente VIII (1429); in premio fu creato vescovo di Valenza (1429). Per aver ottenuto più tardi la riconciliazione ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Religioni
Tag
  • GIOVANNI VIII PALEOLOGO
  • AMEDEO VIII DI SAVOIA
  • CONCILIO DI BASILEA
  • GABRIELE CONDULMER
  • STATO DELLA CHIESA
Altri risultati per Eugènio IV papa
  • Eugenio IV
    Dizionario di Storia (2010)
    Papa (Venezia 1383-Roma 1447). Gabriele Condulmer successe a Martino V nel 1431; fu subito in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l’antipapa Felice V (Amedeo VIII di Savoia, 1383-1451). A dar manforte al concilio contro il papa furono la Francia, che nel 1438 emanò la Prammatica sanzione ...
  • EUGENIO IV
    Enciclopedia dei Papi (2000)
    Eugenio IV Denys Hay Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui presentò la propria rinunzia al concilio di Costanza. A detta del Platina, l'elevazione al soglio di Gregorio ...
  • EUGENIO IV, papa
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 43 (1993)
    Denys Hay Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui presentò la propria rinunzia al concilio di Costanza. A detta del Platina, l'elevazione al soglio di Gregorio XII fece ...
  • EUGENIO IV papa
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Gabriele Condulmer, nacque a Venezia da ricca famiglia di mercanti nel 1383, morì a Roma il 23 febbraio 1447. Agostiniano a S. Giorgio in Alga, fu dallo zio materno Gregorio XII creato suo tesoriere, vescovo di Siena (1407), e cardinale (9 maggio 1408); indi da Martino V legato della marca di Ancona ...
Vocabolario
papà
papa papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito toscano), usata soprattutto come vocativo...
anti-Papa
anti-Papa agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Papa. ◆ L’accoglienza è stata eccezionale; i manifestini «anarchici» anti-Papa affissi dieci giorni fa non hanno avuto evidentemente nessun seguito, anche se corre voce di qualche...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali