Composto organico costituito dal complesso di una porfirina con il ferro ( ferroporfirina): a seconda dello stato di ossidazione del ferro, si distingue in e. ferroso o e. ferrico. Gli e. reagiscono con le basi azotate per dare complessi di coordinazione chiamati emocromogeni, che saranno detti emocromi se il ferro è in forma ferrosa, emicromi se il ferro è in forma ferrica. In questi composti, l’e. allo stato ferrico fissa come ligandi, con le due valenze residue, due basi azotate che possono essere piridina, nicotina, metilammina ecc. Gli emocromogeni non formano composti reversibili con l’ossigeno molecolare. Sono importanti per lo studio e l’identificazione dei composti contenenti eme.
Molti enzimi trasportatori di elettroni e pigmenti respiratori contengono e. come gruppo prostetico. Comunemente il termine e. è riferito al protoeme (o ferroprotoporfirina), che è il gruppo prostetico dell’emoglobina e della mioglobina, oltre che di altre proteine implicate nella respirazione e nella catena respiratoria. L’e. libero si ossida a contatto con l’aria, trasformandosi in ematina o, in presenza di ioni cloruro, in emina.
Quasi tutti gli organismi viventi sono capaci di sintetizzare e. a partire da composti chimici estremamente semplici, quali glicina, acido acetico e ferro inorganico. Nel corso del catabolismo animale il ferro viene distaccato dalla porfirina, immagazzinato o riutilizzato, mentre la parte organica dell’e. dà origine, attraverso successive trasformazioni, ai pigmenti biliari.