• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Swedenborg, Emanuel

Enciclopedia on line
  • Condividi

Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto di questo con il soprasensibile, alla continuità tra infinito e realtà contingente. Il suo pensiero ebbe ripercussioni nelle correnti filosofiche e poetico-speculative, nel campo scientifico e in quello religioso; ai suoi seguaci si deve la diffusione della Chiesa svedenborghiana, tuttora esistente.

Vita

Figlio di Jesper Swedberg, che fu rettore dell'univ. di Uppsala e vescovo luterano, fu educato in ambiente saturo di esperienza religiosa. Studiò scienze a Uppsala, sotto la guida del cognato E. Benzelius, poi a Londra, dove frequentò le lezioni di I. Newton. Tornato in patria, fu creato assessore al Collegio reale delle miniere e fu fatto nobile (cambiò allora in S. il suo cognome originario Swedberg).

Opere e pensiero

I primi lavori di S. mostrano i suoi interessi fisico-matematici, che sfociano in una concezione meccanicistica del mondo (Principia rerum naturalium, 1734; Prodromus philosophiae ratiocinantis de infinito, 1734). Ma l'attenzione ai fenomeni della vita psichica (che permise a S. importanti scoperte sulle localizzazioni dei processi cerebrali), le personali esperienze di vita mistica, l'influenza dei naturalisti-teosofi del Rinascimento, lo portarono a costruire una nuova concezione organica del mondo che fosse in grado di spiegare la continuità tra sensibile e soprasensibile: la dottrina dell'Oeconomia regni animalis è un evoluzionismo di tipo emanatistico in cui, nella funzione di principio fondamentale, al "punto naturale" dei Principia si sostituisce il fluidum spirituosum (o vis formatrix; l'archaeus di Paracelso). Emanato direttamente dalla Luce divina, esso costituisce il più alto "grado" della realtà ed è in potenza la totalità dell'Universo, il quale ne è l'ultima esplicazione in forma di macrorganismo. Espressione del fluidum è l'anima, recondita potenza di intuizione universale, che costituisce la diretta continuità con Dio, per recuperare la quale è sì necessaria la grazia, ma senza alcun pregiudizio per la libera iniziativa umana (di qui la rottura col dogma luterano). Un ultimo tentativo di ristabilire speculativamente la continuità tra l'infinito e la realtà contingente si riflette nella dottrina delle corrispondenze, abbozzata sin dal 1740 (Clavis hieroglyphica arcanorum naturalium et spiritualium per viam repraesentationum et correspondentiarum, 1748, pubblicata a Londra nel 1784). Ispirata da concezioni neoplatoniche e cabalistiche, questa dottrina stabilisce un'analogia costante tra le forme dell'essere nella sfera divina (exemplaria), in quella intellettuale (typi) e in quella fisica (simulacra). Di qui il valore di simbolo attribuito a ogni fatto del mondo terreno e al linguaggio. Le visioni e ispirazioni, che egli da quel momento credette fonte esclusiva delle sue dottrine, erano la continuazione immediata delle sue speculazioni anteriori, sicché, mentre lo scienziato cercava ancora di spiegare per via empirico-induttiva il rapporto dell'anima col corpo (Regnum animale, I-II, 1744; III, 1745, incompiuto), il mistico puntava tutto sulla via della visione estatica per attingere il mistero del mondo e vincere ogni risorgente dualismo (importante il diario di quest'epoca: Swedenborgs drömmar, post. 1859). Già durante la pubblicazione del Regnum animale S. si sentiva chiamato a comporre un "libro divino", l'opera religioso-poetica De cultu et amore Dei. L'opera, iniziata dopo una "visione" di Cristo (1744), rimase incompiuta; una seconda "visione" di Cristo (1746), che introdusse una nuova e ormai continua serie di esperienze allucinatorie, determinò S. a un completo mutamento della forma di vita e degli interessi speculativi: egli diede le dimissioni dall'ufficio fino allora coperto e nell'eremitaggio della Hornsgata trascorse il resto della sua vita, regolata con semplicità ascetica. La sua esegesi biblica, influenzata dai metodi di Filone e Origene e in genere dalla tradizione esegetica allegorizzante e cabalistica, tende a mettere in rilievo, oltre al senso letterale, un duplice significato, spirituale (relativo al processo psico-cosmologico) e celeste (processo psico-teologico). Il suo sistema teosofico, esposto in questa forma, compì una lunga evoluzione (Arcana coelestia, I-V, 1747-58, VI-IX, 1796; De coelo et inferno ..., 1758, ecc.) e fu fissato definitivamente solo un anno prima della sua morte, nella Vera christiana religio (1771), libro canonico della "chiesa" che prese vita dai suoi insegnamenti. La nuova dottrina teologica da lui proclamata riprendendo suggestioni neoplatoniche concepisce Dio come essenza infinita e la creazione come eterna emanazione. La volontà umana è libera di scegliere tra il bene e il male; l'incarnazione di Cristo ha avuto come fine quello di glorificare l'umanità e salvare il libero arbitrio. La resurrezione della carne è stata riservata al solo Cristo. I credenti risorgeranno con un corpo soltanto spirituale. La storia sacra narra la graduale caduta della prima Chiesa e la progressiva riascesa dell'umanità all'unione con Dio. Il suo pensiero ebbe influenza su Saint-Martin, su Goethe e, tramite F. Ch. Oetinger, sui romantici.

Vedi anche
teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, il termine è stato usato, in età moderna, per indicare dottrine filosofico-religiose che si richiamano a un tipo ... William Blake Poeta, incisore, pittore (Londra 1757 - ivi 1827). Si dedicò giovanissimo all'arte e alla letteratura, studiò incisione e frequentò per breve tempo la Royal Academy (1779). Spirito ribelle e visionario, considerò il mezzo verbale e quello visivo espressione unica del suo genio profetico. Istanze neoclassiche ... misticismo Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. In senso storico-religioso si chiama misticismo un tipo di comportamento religioso teso a un continuo ... Immanuel Kant Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, Kant, Immanuel ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Filosofia
  • BIOGRAFIE in Religioni
Tag
  • INCARNAZIONE DI CRISTO
  • LIBERO ARBITRIO
  • EVOLUZIONISMO
  • NEOPLATONICHE
  • RINASCIMENTO
Altri risultati per Swedenborg, Emanuel
  • Swedenborg, Emanuel
    Dizionario di filosofia (2009)
    Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Figlio di Jesper Swedberg, che fu rettore dell’univ. di Uppsala e vescovo luterano, fu educato in ambiente saturo di esperienza religiosa, che lo portò presto a forme di misticismo in lui accompagnate da particolari stati psichici. Studiò scienze ...
  • SWEDENBORG, Emanuel
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Maryla Falk Pensatore svedese, nato a Stoccolma il 29 gennaio 1688, morto a Londra il 29 marzo 1772. Figlio di Jesper Swedberg, rettore dell'università di Upsala, più tardi vescovo di Scara, lo Sw. si compenetrò profondamente, sin dall'infanzia, della fede nel soprannaturale che dominava nell'ambiente ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali