Matematico tedesco (Montjoie, Renania, 1829 - Strasburgo 1900). Allievo di P. G. L. Dirichlet, insegnò a Zurigo, a Berlino, a Strasburgo. A lui si devono notevoli ricerche sulle funzioni algebriche e abeliane, sulle equazioni a derivate parziali, sulla geometria differenziale, ecc. Studiando la mutua trasformabilità di due forme differenziali quadratiche mediante un cambiamento di coordinate, Ch. introdusse un algoritmo che più tardi sarà a fondamento del calcolo differenziale assoluto di G. Ricci, e certe espressioni dipendenti dalle derivate dei coefficienti di una forma che vengono oggi generalmente indicate con il nome di simboli di Ch., di 1a e 2a specie. Per una generica forma differenziale quadratica ∑ik aik d xi d xk, essi sono espressi rispettivamente dalle formule:
i k 1 δ air δ akr δ aik
= ____ ____+____−____,
[r] 2 ( δ xk δ xi δ xr )
k i j
= ∑h akh ,
{i j} [ h ]
i k k
o anche {i k, r}= e Γijk= , le alm
[r] {i j}
essendo i coefficienti della forma e le alm loro elementi reciproci (complementi algebrici divisi per il determinante) nella relativa matrice quadrata.