Ordine, sottoclasse secondo alcuni autori, di Pesci Osteitti Sarcopterigi rappresentato nella fauna attuale da sole sei specie, pertinenti ai generi Lepidosiren, Protopterus e Neoceratodus (fig. 1), che abitano le acque dolci, e possono considerarsi forme di transizione fra i Pesci e gli Anfibi, per diversi particolari della loro struttura, e, come indica il nome, per la doppia respirazione. Infatti respirano con le branchie, ma possono anche assumere aria atmosferica perché sono provvisti di polmone (fig. 2). Hanno corpo allungato, talora anguilliforme, coperto di squame cicloidi sottili. Lo scheletro è cartilagineo, con qualche osso di apposizione; la corda dorsale persiste; le vertebre non hanno corpo vertebrale. L’encefalo si avvicina a quello degli Anfibi: i lobi olfattori e gli emisferi sono bene sviluppati, il cervelletto è poco sviluppato e occupa una posizione trasversale. L’intestino è provvisto di una valvola spirale, come nei Selaci e nei Ganoidi; esiste una cloaca, nella quale si apre l’ano e sboccano gli orifizi escretori e genitali. L’apparato respiratorio consta di branchie; a esse si aggiunge la vescica natatoria (fig. 3), semplice nei Monopneumona (Neoceratodus) o doppia nei Dipneumona (Lepidosiren e Protopterus). Esiste una circolazione polmonare; di conseguenza la circolazione è doppia e incompleta (come negli Anfibi) mentre negli altri Pesci è semplice e completa. Le uova sono grandi e avvolte in un secreto gelatinoso, che si gonfia a contatto con l’acqua; vengono deposte fra le piante acquatiche, o in nidi, e si schiudono dopo una decina di giorni. La segmentazione è totale disuguale. Le larve sono simili ai girini degli Anfibi.
I D. si suddividono in: Ctenodipterina, fossili paleozoici, con le famiglie Dipteridae e Phaneropleuridae; Sirenoidea, con le famiglie Ctenodontidae e Uronemidae, fossili, e Ceratodontidae, Lepidosirenidae e Protopteridae, viventi. Il genere Neoceratodus è australiano; Lepidosiren è esclusivo dell’America Meridionale; Protopterus è presente solo in Africa.