Composti chimici contenti due radicali etili −C2H5.
Dietilammina Di formula NH(C2H5)2, liquido incolore dall’odore sgradevole, infiammabile, che a contatto della pelle produce irritazione; si ritrova nei prodotti di putrefazione dei pesci; importante intermedio (gomma, cellulose, resine sintetiche, prodotti farmaceutici e per l’agricoltura), si usa anche per la preparazione di inibitori di corrosione, agenti flottanti, emulsionanti.
Dietilamminoetanolo Di formula (C2H5)2CNH2CH2OH, liquido incolore, trasparente, igroscopico, che possiede le proprietà chimiche delle ammine e degli alcoli; è impiegato come ingrediente di preparati antiruggine; come intermedio nella sintesi di prodotti farmaceutici, di emulsionanti.
Dietildifenilurea Di formula (C2H5)2NCON(C6H5)2, noto anche con il nome di dietilcarbanilide, solido cristallino, bianco, di odore caratteristico, solubile in diversi solventi organici, impiegato come plastificante per l’acetilcellulosa, come stabilizzante per esplosivi.
Dietildiidrodiossistilbene Di formula
polvere cristallina, bianca, impiegata in medicina con le stesse indicazioni dello stilbestrolo, nel cui confronto sembra più attivo e meglio tollerato. È noto anche con il nome commerciale di esestrolo.
Dietilftalato Di formula C6H4(COOC2H5)2, liquido incolore, di sapore amaro, miscibile con i comuni solventi organici, immiscibile con l’acqua. Trova impiego come solvente (in profumeria ecc.), plastificante (per cosmetici, propellenti ecc.), repellente per insetti e denaturante dell’alcol etilico.
Dietilossalato Di formula (COOC2H5)2, liquido incolore, oleoso, miscibile con i comuni solventi organici, scarsamente miscibile con l’acqua in cui è poco stabile. Si ottiene per azione dell’acido ossalico sull’etanolo in presenza di acido solforico. Impiegato come solvente di resine e come intermedio per sintesi organiche.
Dietiltiourea Di formula (C2H5NH)2CS, cristalli che fondono a circa 70 °C, poco solubili in acqua, solubili in molti solventi organici (etere, acetone, alcol metilico, benzene). Si usa come inibitore di corrosione (riduce l’attacco dell’acciaio da parte degli acidi cloridrico e solforico, l’attacco di leghe leggere da parte di acido cloridrico ecc.); e anche come intermedio nella sintesi di germicidi.