Diminuzione del potenziale della membrana cellulare, è il fenomeno opposto alla ripolarizzazione (➔ potenziale).
Una sostanza la cui presenza in una pila chimica o in una cella elettrolitica tende a eliminare il fenomeno della polarizzazione elettrolitica, fissando o trasformando le sostanze polarizzanti viene detta depolarizzante. Nel caso di polarizzazione anodica causata da ossigeno, il depolarizzante è una sostanza riducente (alcol metilico, alcol etilico ecc.) che reagisce con l’ossigeno; nel caso di polarizzazione catodica, provocata da idrogeno, ha invece carattere ossidante (biossido di manganese ecc.). Nella corrosione elettrochimica dei metalli, la presenza di un depolarizzante che eviti l’accumulo di idrogeno sull’elettrodo più nobile provoca un aumento della velocità di attacco del metallo meno nobile. Poiché in assenza di speciali precauzioni l’ossigeno dell’aria è un depolarizzante sempre disponibile, ponendo a contatto con una soluzione due metalli si ha la corrosione del meno nobile di essi, anche se il più nobile sul quale avviene la riduzione degli ioni idrogeno è caratterizzato da un elevato valore della sovratensione di idrogeno.
Processo inverso della polarizzazione. Nell’elettromagnetismo, riduzione, spontanea o provocata, della polarizzazione elettrica di un dielettrico o della polarizzazione magnetica di una sostanza. In relazione alla propagazione di energia per onde (elastiche, luminose, elettromagnetiche ecc.), diminuzione del grado di polarizzazione di un’onda, eventualmente sino alla completa scomparsa della polarizzazione stessa. Un’onda polarizzata può depolarizzarsi, per es., per aver subito disordinate riflessioni e rifrazioni.