Famiglia di piante Dicotiledoni diffuse nelle regioni temperate e calde del globo, tradizionalmente classificata nelle Rosali e posta dalla moderna sistematica cladistica in un ordine autonomo, quello delle Sassifragali. Il monofiletismo delle C. è sostenuto dall’analisi sia morfologica sia del DNA. Tra i caratteri morfologici sinapomorfi (➔ cladismo) si evidenziano le foglie succulente, il metabolismo acido, le ghiandole simili a scaglie secernenti nettare. Il metabolismo acido delle C. (crassulacean acid metabolism, CAM) rappresenta un adattamento fisiologico agli ambienti aridi dove esse vivono. Gli stomi delle foglie di giorno sono tenuti chiusi per evitare un’eccessiva perdita d’acqua, di notte sono aperti per permettere la fissazione del carbonio sotto forma di acido malico. Durante il giorno, quando gli stomi sono chiusi, il carbonio dell’acido malico è ridotto a carboidrati. La famiglia consiste di due cladi principali, le Crassuloidee e le Sedoidee. Le Crassuloidee (Crassula e Tillaea) sono diagnosticate sulla base dei fiori dotati di un singolo verticillo di stami, mentre le Sedoidee (Echeveria, Kalanchoe, Sedum, Sempervivum, Villadia) hanno semi con rivestimento solcato. Molte specie sono coltivate per ornamento.