Gli Scozzesi firmatari del National Covenant del 1581, professione di fede presbiteriana elaborata da J. Craig. L’appellativo si riferisce però più spesso ai seguaci del covenant del 1637, che fu una rielaborazione del precedente in risposta all’imposizione della liturgia inglese sulla Scozia da parte di Carlo I e dell’arcivescovo Laud. Questo covenant fu adottato dal parlamento (1640) e ne fu imposta la sottoscrizione a tutti i cittadini. I c. furono da allora il partito dominante in Scozia fino al 1651, quando gli Scozzesi vennero sconfitti da Cromwell. Perseguitati da Carlo II (1662), nel 1665 si ribellarono. La tolleranza religiosa, portata dalla rivoluzione del 1688-89, determinò un’attenuazione della loro intransigenza politico-religiosa.