Antica città dell’Etruria, nei pressi di Orbetello. Colonia latina nel 273 a.C, durante le guerre puniche diede a Roma propri contingenti; divenne municipium al tempo della guerra sociale. Nel 5° sec. d.C. fu devastata probabilmente dai Visigoti di Alarico e dal 9° sec. comparve, sul luogo di C., un centro abitato, Ansedonia, che, successivamente distrutto, ha tuttavia lasciato il suo nome alla località.
Le mura, in opera poligonale, risalenti al 3° sec. a.C., hanno un circuito di 1465 m, 3 porte, 18 torri. L’arce era a S, nella sella il foro; la pianta della città era regolare con isolati rettangolari. Nel foro, con ingresso a triplice arco, sorgevano una basilica, la curia, il comizio e un tempio con pronao distilo; nei pressi erano le terme. Sull’acropoli si innalzavano un grande Capitolium a tre celle e un tempio più piccolo. Ai piedi del poggio di C. sono la Tagliata Etrusca con lo Spacco (o Grotta) della Regina; connesso con questo, un porto con una grande peschiera. Numerose le ville nella campagna circostante (ager Cosanus), fra cui quella di Settefinestre.