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corrida

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Spettacolo consistente nella lotta di uomini contro tori. Ha origine dalla tauromachia greca e romana, ma nella sua forma attuale è nato in Spagna nell’11° sec. circa, e da lì si è diffuso in Portogallo, nella Francia del Sud e in America Latina.

Il luogo della c. è un’arena circolare (plaza de toros); lo spettacolo comprende di solito 6 combattimenti, nei quali 3 matadores affrontano 2 tori ciascuno. Il matador ha ai suoi ordini una squadra (cuadrilla) di 5 uomini: i peones o banderilleros (toreri a piedi) e i picadores (toreri a cavallo). La c. consta di tre fasi (tercio de varas, tercio da banderillas e tercio de muleta). Nella prima i peones e lo stesso matador incitano il toro con la cappa (capote de brega) per insegnargli a caricare in modo ripetitivo, quindi il matador lo conduce all’incontro con il picador, che, in più riprese, infligge nella protuberanza muscolosa situata dietro il collo del toro (morillo) uno o più colpi di pica (asta di legno con una punta in metallo munita di arresto) per indebolirlo. Nella seconda fase i banderilleros a turno o lo stesso matador vanno incontro al toro conficcandogli sul dorso una banderilla (asticciola di legno coperta di carta colorata, con un rampone sulla punta). Infine, il matador esegue una serie di pericolosi passaggi con la muleta (drappo rosso sorretto da un’asta di legno) e la spada (estoque); quando ritiene che il toro abbia esaurito le sue forze, fa in modo che questo si disponga a zampe riunite e, con l’ultima carica, la muleta nella mano sinistra, lo uccide, conficcandogli la spada fra le scapole con la mano destra.

Vedi anche
Manolete ‹-éte›. - Nome d'arte del matador spagnolo Manuel Rodríguez Sánchez (Cordova 1917 - Linares, Jaén, 1947). Raggiunse giovanissimo, in patria e nell'America Latina, una popolarità ineguagliata. Fu colpito a morte durante una corrida. Ignacio Sánchez Mejías Sánchez Mejías ‹... mekℎìas›, Ignacio. - Torero e letterato spagnolo (Siviglia 1891 - Manzanares 1934). Amico dei poeti della generazione del '27, scrisse opere di teatro (Sinrazón, 1928; Zaya, 1928; Ni más ni menos, post., 1976). Morì tragicamente in una corrida; la sua fine fu cantata da F. García ... Michel Leiris Leiris ‹lerìs›, Michel. - Scrittore ed etnologo francese (Parigi 1901 - Saint-Hilaire, Essonne, 1990). Formatosi nell'ambito del surrealismo, in seguito se ne dissociò, privilegiando il racconto autobiografico inteso come viaggio alla conoscenza di sé stessi attraverso introspezione e riflessione etica. ... Rita Hayworth Hayworth ‹hèiuëëth›, Rita. - Nome d'arte dell'attrice cinematografica statunitense Margarita Cansino (New York 1918 - ivi 1987); debuttò a sei anni come ballerina. Nel cinema dal 1935, interpretò varî film, ma il suo maggior successo fu Gilda (1946), con il quale il suo ideale di bellezza sensuale ed ...
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Altri risultati per corrida
  • CORRIDA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Questo spettacolo, prettamente spagnolo, si svolge in un'arena chiamata ruedo, circondata da un recinto (barrera); tra questa e le gradinate per gli spettatori vi è uno spazio detto callejón, destinato ai toreros durante il loro riposo, agli aiutanti e agli altri inservienti che prendono parte alla ...
Vocabolario
corrida
corrida s. f. [dallo spagn. corrida (de toros) «corsa (di tori)»]. – Genere di spettacolo pubblico tipicamente spagnolo, consistente nella lotta di uomini (toreros) contro tori, che ha luogo in un’arena circolare, secondo un apposito cerimoniale:...
corridoista
corridoista s. m. e f. Chi frequenta i corridoi del potere. ◆ Ecco il notissimo avvocato, rinomato «corridoista», che sarebbe poi la specialità di sapere tutto quel che accade in giro per il Palazzo: «Finito, io [Silvio] Berlusconi lo vedo...
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