In genetica molecolare, il complesso dei frammenti di DNA di una genoteca ordinati in sequenza per costruire la mappa fisica di un cromosoma o di un tratto di esso.
Per determinare la sequenza nucleotidica completa di un cromosoma è necessario frammentarlo con enzimi di restrizione; successivamente, i frammenti clonati e sequenziati devono essere allineati nella stessa posizione occupata nel cromosoma originario. La rappresentazione è completa, cioè senza lacune, se la serie di cloni contiene inserti che si sovrappongono e ciò si ottiene tagliando il DNA genomico con enzimi di restrizione mediante digestione parziale. Le condizioni adottate durante questa digestione parziale fanno sì che fra tutti i siti del DNA riconosciuti dall’enzima, il taglio avvenga solo in corrispondenza di alcuni di loro. Di conseguenza, i singoli cloni di DNA genomico contengono sequenze di DNA che in parte si sovrappongono con quelle che si trovano almeno in qualche altro clone della genoteca. I frammenti ottenuti sono poi clonati inserendoli in vettori (➔ BAC e YAC) e smistati in cellule differenti. In tal modo, i singoli frammenti clonati possono essere sequenziati, anche se non si conosce più il loro ordine originario. Il lavoro di ricostruzione dell’ordine originario dei frammenti di DNA con tratti che si sovrappongono, ossia il c. di cloni del tratto di interesse, è molto complesso, specialmente nel caso di grandi genomi. I dati sono analizzati al computer e, con l’aggiunta di nuovi dati, c. adiacenti vengono uniti; quando la mappa fisica di un genoma viene completata, ogni cromosoma è rappresentato come un singolo contiguo.
Classi c. Due classi A, B, di numeri reali si dicono c. quando ogni numero di A sia minore o uguale di ogni numero di B; e quando comunque si assegni un numero positivo ε piccolo a piacere, sia sempre possibile trovare in A un numero a e in B un numero b tali che b − a 〈 ε. Il concetto di classi c. è fondamentale nell’introduzione dei numeri irrazionali, secondo la via proposta da J.W.R. Dedekind (➔ sezione).
Nelle scienze cognitive, è detta legge di contiguità la legge psicologica dell’associazione per la quale due fatti c. nello spazio e nel tempo si richiamano a vicenda.