In fisica dei plasmi, tecnica per raggiungere le condizioni necessarie per un significativo rilascio di energia da reazioni di fusione nucleare. Consiste nell’impiego di potenti sorgenti impulsate di energia (laser) che comprimono sino ad altissima densità e fanno quindi implodere piccoli elementi di combustibile (v. fig. A e B). Se al termine dell’implosione si raggiungono determinate condizioni di densità e temperatura si innescano reazioni di fusione e si ha una rapida microesplosione del combustibile. Il termine confinamento i. deriva dal fatto che, a causa delle elevatissime pressioni in gioco (si mira a raggiungere centinaia di miliardi di atmosfere) il materiale reagente non può essere contenuto da alcun recipiente o campo esterno; rimane quindi confinato solo dalla sua stessa inerzia (per un tempo dell’ordine del rapporto fra le sue dimensioni lineari e la velocità del suono al suo interno). Un avanzamento decisivo nelle ricerche in questo campo è stato raggiunto nel dicembre 2022 dal centro di ricerca statunitense Lawrence Livermore National Laboratory (California), dove per la prima volta nella storia è stata generata, utilizzando tale tecnica, una quantità di energia maggiore di quella introdotta nel sistema durante il processo. Il guadagno netto di energia è stato ottenuto concentrando 192 laser su un nocciolo di idrogeno posto all’interno di un contenitore cilindrico forato della lunghezza di alcuni millimetri, che ha prodotto 3,15 Megajoule avendone impiegati 2,05.