Letterato (Rovereto 1754 - ivi 1795). Fervido purista, eseguì spogli linguistici utilizzati dal suo amico A. Cesari. In latino scrisse su Cagliostro il curioso Liber memorialis de Caleostro quum esset Roboreti (1789); in italiano, tra l'altro, il Lazzaretto letterario (1778), satira della letteratura francesizzante; tredici Dialoghi satirici, l'introduzione ad almanacchi roveretani dal 1783 in poi, le Osservazioni intorno ad Orazio (1792), la sua opera più nota, con un discorso Sopra il sermone oraziano imitato dagl'Italiani.