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Bernard, Claude

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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; trasferitosi a Parigi nel 1834 si iscrisse alla facoltà di medicina, contemporaneamente lavorando come preparatore al Collège de France nel laboratorio del fisiologo F. Magendie. Nel 1843 si laureò in medicina con la tesi Du suc gastrique et de son rôle dans la nutrition, prima di una lunga serie di pubblicazioni. Nel 1854 fu chiamato dalla facoltà di scienze di Parigi alla cattedra di fisiologia generale, per lui istituita; l'anno seguente successe a Magendie al Collège de France; nel 1868 ebbe l'insegnamento della fisiologia generale al Musée d'histoire naturelle. B. fu uno dei maggiori assertori del ricorso al metodo sperimentale in medicina. Numerosi corsi di lezioni, pubblicati tra il 1856 e il 1879, documentano il procedimento sperimentale, detto "autopsia fisiologica" o "vivisezione selettiva", di cui egli si avvalse per determinare le proprietà di tessuti, organi, apparati mediante l'uso di sostanze chimiche, e grazie a cui approfondì lo studio di concetti quali la secrezione interna, la circolazione locale, l'ambiente interno, l'innervazione reciproca. Applicando tale metodo B. nel 1848 scoperse la glicogenesi epatica, dimostrando che gli animali, come le piante, hanno capacità di formare polisaccaridi indipendentemente dalla natura dell'alimento; nel 1857 estrasse dal fegato il glicogeno, completando le sue osservazioni. Altre ricerche degne di particolare ricordo furono gli studî sui nervi vasomotorî e sull'azione del curaro, quelli sulla funzione del pancreas, sulla corda del timpano, sul calore animale, sull'azione degli anestetici, sul nervo spinale. Le riflessioni metodologiche di B. sono caratterizzate dalla convinzione che l'ipotesi è la causa logica della sperimentazione, e che il progresso della scienza si attua attraverso l'applicazione del dubbio critico e del controllo sperimentale alle teorie. Questo ampio disegno teorico gli permise di interpretare i suoi risultati sperimentali in modo da giungere alla sintesi della "fisiologia generale", intesa come scienza della vita, sostanzialmente identica alla biologia ma con orientamento funzionalistico più che morfologico. Sono fondamentali per la storia del pensiero scientifico, tra le sue opere: Introduction à l'étude de la médicine expérimentale (1865), premessa ai Principes de médicine expérimentale (post., 1947), che enuncia la filosofia della scienza di B. fondata sull'affermazione sia del determinismo come condizione oggettiva di esistenza dei fenomeni della vita, sia della loro creatività e complessità: la teoria di B. dell'"ambiente interno" pone in luce come dietro all'apparente spontaneità degli organismi l'indagine fisiologica può individuare la presenza di condizioni costanti, fisico-chimiche; e La science expérimentale (1878). Le Leçons sur les phénomènes de la vie communs aux animaux et aux végétaux (1878) chiariscono i problemi, il fine e i metodi della fisiologia generale, intesa come disciplina autonoma, che descrive e spiega i fenomeni caratteristici degli esseri viventi.

Vedi anche
omeostasi L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi che compongono l’organismo umano è preposta una rete di sistemi di controllo, il cui intervento ... Louis Pasteur Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle vaccinazioni e dei metodi di sterilizzazione. Vita e attività Di umili origini (il padre era un conciapelli), ... François Magendie Fisiologo (Bordeaux 1783 - Sannois, Parigi, 1855). Professore della facoltà medica e medico aggiunto alla Salpêtrière, fu poi professore di fisiologia e patologia generale al Collège de France, e vicepresidente dell'Accademia delle scienze. Già nel 1809, prendendo posizione contro le dominanti concezioni ... vitalismo Termine introdotto nell’uso dopo il 1773 per designare, in biologia, l’indirizzo filosofico e metodologico che sostiene: a) la priorità e l’emergenza della struttura anatomico-funzionale dell’organismo rispetto ai componenti elementari; b) il funzionamento teleologico (cioè intelligentemente orientato ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Medicina
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Altri risultati per Bernard, Claude
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    Dizionario di Medicina (2010)
    Chiara Preti Fisiologo francese (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Di famiglia modesta e grande appassionato di letteratura, nel 1834 si iscrive alla facoltà di medicina di Parigi. Si laurea nel 1843 e nel 1854 gli viene affidata la cattedra di fisiologia generale presso la facoltà di scienze di Parigi; ...
  • BERNARD, Claude
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Celebre fisiologo francese nato a Saint-Julien (Rhône) il 12 luglio 1813, morto a Parigi il 10 febbraio 1878. Di umile origine, fu dapprima impiegato di farmacia, finché, laureatosi in medicina, divenne assistente e poi successore del Magendie. Nel 1854 il governo francese creò per lui la cattedra di ...
Vocabolario
clàudio
clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C 54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio,...
clàudia
claudia clàudia agg. e s. f. [dal nome della regina Claudia (1499-1524), moglie di Francesco I di Francia, alla quale fu dedicata]. – In botanica, susina c. (o assol. claudia) o della regina Claudia (o semplicem. regina Claudia), tipo di...
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