Cinemascope
Nome (tutelato con marchio depositato) di un sistema di cinematografia, oggi in disuso, che abbraccia, in orizzontale, un campo maggiore del normale, avvicinandosi a quello dell'occhio umano (v. anche formati). Sia nelle riprese, sia nelle proiezioni occorreva applicare un anamorfizzatore: nelle riprese, per far entrare nel fotogramma di 18 mm×24 mm l'immagine di un soggetto che rientra in un rettangolo i cui lati stanno in rapporto di 2,66 : 1 ca.; nelle proiezioni, per espandere le immagini orizzontalmente. Lo schermo, rettangolare, di grandi dimensioni (fino a 20 m×7,5 m) era leggermente curvo in quanto doveva realizzare una superficie cilindrica, sul cui asse doveva trovarsi il proiettore. Tre altoparlanti disposti dietro lo schermo in punti adatti davano un effetto stereofoni-co, riproducendo le registrazioni ottenute, nella ripresa, da tre corrispondenti microfoni posti in punti diversi del set. *