Punto di un programma informatico, individuato da un’appropriata istruzione, in corrispondenza del quale l’elaborazione viene interrotta, affinché tutte le informazioni relative all’esecuzione del programma stesso possano essere copiate su una memoria ausiliaria. Per estensione, l’istruzione che individua il c. è anche l’insieme delle operazioni di interruzione e di copia. Il c. è utilizzato dal programmatore per proteggere lunghe elaborazioni dall’eventualità di malfunzionamento hardware e/o software. L’aumentata affidabilità dei moderni calcolatori ha limitato questa applicazione del c. a programmi con caratteristiche particolari.
Nei sistemi di elaborazione in multiprogrammazione è il sistema operativo stesso che effettua il c. di quei programmi che non sono in corso di esecuzione (programmi inattivi), in modo da aumentare la memoria a disposizione dei programmi che sono invece attivi. È sempre il sistema operativo che, automaticamente, ricarica e fa ripartire i programmi di cui ha effettuato il c., appena si verificano le condizioni per la loro attivazione.