Famiglia magnatizia fiorentina, probabilmente di origine mercantesca, imparentata con i Guidi e i Salimbeni; di parte guelfa, subì le vicende della fazione nel 1248 e nel 1260. Sulla fine del sec. 13º, in odio ai Donati, aderì, benché dei Grandi, alla consorteria popolaresca dei Cerchi, per cui nel 1304 subì saccheggi e nel 1312 molti dei suoi membri andarono in esilio. I C. rimasti a Firenze ebbero ancora qualche parte nella vita cittadina. Fautori e poi avversarî del Duca d'Atene; nel 1343 le loro case furono rase al suolo. Decaduti, lasciarono l'illustre cognome e si dissero de' Ciampoli, di Poggio, ecc. Gli esuli, invece, fecero fortuna nel Mezzogiorno: imparentatisi con gli Acciaiuoli, ottennero terre in Morea e dignità dagli Angioini. Raccoltasi di nuovo la famiglia a Firenze, seguì generalmente i Medici, con i quali s'imparentò e ottenne più volte di ricoprire cariche pubbliche. Si estinse nel 1727, lasciando eredi i Cattani. Per il ramo brasiliano, v. Cavalcanti de Albuquerque.