Operazione mediante la quale vengono estirpate o, comunque, distrutte le gonadi; il termine indica anche l’inibizione o la distruzione dei gametociti con mezzi ormonici o genericamente chimici ( c. chimica) o con raggi röntgen ( c. radiologica). La c. chirurgica si esegue molto più facilmente nei maschi (orchiectomia) che nelle femmine (ovariectomia). La c. del maschio, eseguita in epoca prepubere, ha per effetto la deficienza dello sviluppo degli organi genitali esterni e interni, dell’apparato pilifero e del corpo, che assume aspetto femmineo e tende alla pinguedine. Particolari modificazioni si hanno a carico del tono di voce, che diventa simile a quello femminile. Se invece è eseguita dopo la maturità sessuale, questi effetti sono molto meno evidenti. Nella femmina la c., in epoca prepubere, inibisce lo sviluppo degli organi genitali, delle mammelle e del bacino e la comparsa delle mestruazioni; dopo la maturità sessuale invece gli effetti più evidenti consistono nella soppressione dei cicli mestruali. La c. si pratica chirurgicamente: negli uomini per determinate malattie del testicolo, in genere per tumore (spesso deve essere asportato un solo testicolo: emicastrazione), nelle donne per lo più in corso d’isterectomia o per inibire l’ulteriore evoluzione di determinati tumori maligni.
La c. dell’uomo (anche detta evirazione) è praticata da sempre, per scopi diversi da quelli strettamente chirurgici e costituisce oggetto di interesse etnologico e storico-religioso. L’evirazione sacra era diffusa nell’antichità, mentre, come pena, ne ricorrono esempi nelle leggi sassoni e nell’antico Egitto. Fra i popoli islamici era diffusa per procurare eunuchi (➔) per gli harem, ma in Africa era anteriore alla diffusione dell’Islam e non è sconosciuta in America, né in Micronesia. In Europa (16°-19° sec.) la si praticò per ottenere cantori maschi con voce bianca, i castrati, utilizzati dapprima nella musica sacra (visto il divieto per le donne di esibirsi in chiesa) e poi anche sulle scene teatrali. Erano in grado di raggiungere una notevole estensione verso i registri più alti.
Angoscia di c. Il timore che il bambino vive in rapporto alle minacce e ai divieti rivoltigli dai genitori relativamente alla manifestazione di pulsioni e azioni sessuali, e anche la risonanza affettiva, profonda nel bambino, relativa alla scoperta della differenza dei sessi.
Complesso di c. Sistema inconscio di emozioni e di immagini che esprime nell’adulto nevrotico la fissazione di un’angoscia infantile di c. non liquidata adeguatamente nel corso dello sviluppo.
La castrazione è operata dall’uomo sui vari animali per produrre individui con carni pregiate, più tenere (capponi, castrati) o per rendere docili e mansueti gli animali da lavoro (cavalli, asini, buoi). Dal punto di vista scientifico permette di rilevare l’importanza che hanno le gonadi in relazione al manifestarsi dei caratteri sessuali secondari (➔ dimorfismo; sesso) e di accertare l’importanza degli ormoni sessuali, elaborati e messi in circolo dalle gonadi, nella fisiologia dei diversi organismi. La presenza di parassiti può determinare in alcuni animali inferiori una distruzione delle gonadi. Anche in alcuni insetti si verificano fenomeni analoghi per effetto della presenza di altri insetti parassiti.