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castagno

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fig.

Albero (Castanea sativa) delle Fagacee, alto fino a 30 m, longevo oltre 1000 anni, con chioma slargata, corteccia prima liscia, poi screpolata, foglie grandi, oblungo-lanceolate, dentate, glabre (v. fig.). Fiori monoici, gli staminiferi in amenti eretti (b), formati da glomeruli di piccoli fiori bianchi a 6-15 stami, i pistilliferi 1-3 entro un involucro di brattee saldate tra loro (cupola), con ovario infero 6-loculare, sormontato da un breve perigonio e da 6 stili. Acheni (castagne) 1-3, globoso-schiacciati, a pericarpo (buccia o scorza delle castagne) coriaceo, di color marrone, lucido all’esterno, peloso di dentro, racchiusi nella cupola accresciuta (riccio), coperta da densi e lunghi aculei. Il seme ha sottile guscio rossiccio e consta quasi totalmente di due grossi cotiledoni che contengono grandi quantità di amido, grassi e protidi.

Originario dell’Asia Minore e del Mediterraneo orientale, il c. è stato diffuso dall’uomo in gran parte dei territori temperati dell’emisfero boreale, dove forma estesi boschi (castagneti) da 300-400 m sino a 900 m nei paesi più freddi e 1300 m nelle regioni più calde, in terreni silicei o calcarei compatti, spesso sostituendo quasi del tutto la vegetazione forestale originaria. Le razze coltivate differiscono principalmente per i caratteri del frutto (grandezza, colore, durezza della buccia ecc.). La più importante è il marrone, che ha frutto grosso, rotondeggiante, e pericarpo più pallido con strie meridiane più scure e il cui seme ha sapore squisito. Per la produzione di travi la varietà migliore è la selvatica (che dà frutti piccoli, poco dolci, a produzione saltuaria).

Il c. da legno si governa a ceduo o a fustaia, con 1500-2000 ceppaie per ettaro, dalle quali si ricavano polloni per ceste, pali da viti, pertiche, doghe per botti, pali da telegrafo ecc., oltre a legname da carbone, poco pregiato. Il legno di c. contiene dall’8 al 10% di tannino, utilizzato soprattutto nel passato per la concia delle pelli. Le fustaie, con turno di 80-100 anni, danno 3-4 m3 di legno all’anno per ettaro. Il legname serve per mobili, pavimenti di legno e attrezzi vari, è resistente all’umidità, ricco di venature molto marcate, ma si tarla facilmente e l’abbondanza di nodi ne rende difficile la lavorazione.

I c. da frutto, la cui produzione si inizia verso il quindicesimo anno, possono dare 20-30 kg di castagne per anno; per ettaro, in media 1 t, con massimo di oltre 2. La massima produzione si ottiene a 80-100 anni di età.

La castagna è frutto di alto potere nutritivo. Le castagne fresche pesano da 8 a 20 g ciascuna a seconda della varietà; la buccia da sola rappresenta circa il 15% del totale. Le c. fresche sgusciate contengono all’incirca 57% di acqua, 37% di sostanze amidacee e zuccherine, 3% di sostanze azotate, 1% di grassi, 1% di sali, 1% di cellulosa. Le c. si mettono in commercio e si consumano fresche, secche o candite e in farina ( castagnaccio).

Vedi anche
fustaia Bosco d’alto fusto, dove sono coltivati per lo più castagni, conifere, ontani, aceri, pioppi. Si distingue dal ceduo per essere costituito da piante d’alto fusto a portamento naturale, non rese policormiche dal regime di ceduazione. botte Recipiente in forma di cilindro bombato, usato per conservare il vino e altre bevande. È costituita da doghe di legno incurvate e mantenute strettamente a sesto da cerchiature, e chiusa alle due estremità da fondi circolari; è di solito fornita di un foro (cocchiume) nella parte più gonfia e di un altro ... betulla Pianta della famiglia Betulacee, appartenente alle specie Betula verrucosa e B. pubescens, entrambe comprese talora sotto il nome di B. alba. Sono alberi alti fino a 30 m o arbusti alti 3÷5 m, con scorza del tronco bianca, staccabile in larghi fogli, e chioma piuttosto rada. Betula verrucosa vive nei ... Garfagnana Regione storica e naturale della Toscana, nella prov. di Lucca, corrispondente al bacino superiore del fiume Serchio e perciò estesa sul versante meridionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e su quello interno delle Alpi Apuane. Delimitata a S dai torrenti Turrite Cava e Ania, copre circa 620 km2 di un ...
Categorie
  • SISTEMATICA E FITONIMI in Botanica
Tag
  • ASIA MINORE
  • COTILEDONI
  • PERICARPO
  • CELLULOSA
  • BRATTEE
Altri risultati per castagno
  • castagno
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Alessandra Magistrelli Un albero diffuso in Italia da migliaia di anni Originario dell'area mediterranea, il castagno è un maestoso albero della famiglia delle Fagacee che vive a medie altitudini dove forma boschi puri o misti. Il suo frutto nutriente, la castagna, il legno lavorabile e la bellezza ...
  • CASTAGNO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Albero della famiglia delle Fagacee (tribù Castanee) alto sino a 30 m. col tronco di m. 2 e più di diametro, dal portamento maestoso, dalla chioma ampia, dal fogliame di un colore verde lucido, un po' coriaceo. Le foglie sono grandi, oblungo-lanceolate, acuminate, regolarmente e acutamente seghettate, ...
Vocabolario
castagna
castagna s. f. [lat. castanea, der. del gr. κάστανον «castagna, castagno»]. – 1. Il frutto mangereccio del castagno: è un achenio, globoso-schiacciato, a pericarpo (buccia o scorza) coriaceo, di color marrone, lucido all’esterno, peloso...
castagno²
castagno2 castagno2 s. m. [da castagna]. – 1. Albero della famiglia fagacee (Castanea sativa, sinon. C. vulgaris e C. vesca), alto fino a 30 m, con chioma larga, foglie grandi, dentate, frutto (castagna) costituito da uno o più achenî (fino...
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