Degenerazione delle cellule del muscolo cardiaco, riscontrabile nell’alcolismo cronico, nella distrofia miotonica e nella eredopatia atassica polineuritiforme.
Le c. costituiscono un insieme eterogeneo di patologie piuttosto frequenti e spesso di discreta gravità. Si distinguono tre gruppi principali:
le c. dilatative (nelle quali predominano la dilatazione dei ventricoli e la riduzione della funzione di pompa ventricolare), probabilmente dovute a cause diverse (infezioni virali, predisposizione genetica, alcol, cobalto, deficit di selenio);
le c. ipertrofiche, spesso a base genetica, caratterizzate da una ipertrofia delle pareti del ventricolo sinistro (ed eventualmente del destro), associate a mortalità non trascurabile dovuta principalmente ad aritmie fatali;
e c. restrittive, meno frequenti, anch’esse spesso dovute a cause sconosciute o presenti in corso di malattie sistemiche, nelle quali le pareti ventricolari appaiono rigide e poco distensibili. Le c. hanno prognosi variabile da caso a caso, generalmente non buona. Diagnosi precoci e terapie farmacologiche mirate possono migliorare il quadro clinico. A volte è richiesto anche l’ausilio di trattamenti cardiochirurgici.