Parte superficiale di giacimenti metalliferi, modificata dagli agenti atmosferici, e composta in buona parte di minerali di alterazione caratteristici, ossidi e idrossidi, carbonati, solfati vari. Nel caso di giacimenti di minerali di ferro, il c., di colore rossiccio, si chiama anche cappello di ferro o brucione.
Nel Lazio è detto c. lo strato di tufo, specie quando litoide, che nella Campagna Romana affiora al di sotto del terreno vegetale e che occorre rompere con aratura profonda (scasso) o con dinamite, per rendere coltivabile il terreno stesso.
C. di cava (detto anche cielo o crosta). La parte superiore delle cave, ove le rocce, per effetto dell’erosione meteorica, sono meno coerenti.