Denominazione del cloruro mercuroso, Hg2Cl2, artificiale o nativo; il nome deriva dal greco μέλας («nero»), forse con riferimento al colore nero assunto quando viene disciolto in una soluzione alcalina. Si trova in natura in cristalli del sistema tetragonale, di colore bianco o bruniccio, lucentezza adamantina o cornea (mercurio corneo), tenero, come minerale d’origine secondaria nei giacimenti mercuriferi di Idria, Moschellandsberg (Palatinato), Almadén (Spagna). Si può preparare riscaldando con mercurio il cloruro mercurico e purificando il prodotto ottenuto per sublimazione; si presenta in forma di polvere o di cristalli bianchi, non velenosi, pochissimo solubili in acqua. Si usa in pirotecnica.