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Brachiopodi

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IMMAGINI brachiopodi.jpg

Phylum di organismi bentonici marini presentanti una superficiale somiglianza con i Bivalvi. Posseggono infatti una conchiglia bivalve, ma le due valve sono disposte ventralmente e dorsalmente e non sono riunite da legamento. Di solito la valva ventrale è più grossa della dorsale e diversa. Il corpo consta di: sacco dei visceri; mantello, formato da due pieghe, dorsale e ventrale; lofoforo, sostenuto dal brachidio; peduncolo, non sempre presente, con cui i B. si fissano al substrato. Il lofoforo è costituito da due braccia recanti ciascuna una doppia serie di cirri, e avvolte a spirale, che occupano quasi tutta la cavità delimitata dal mantello e dal sacco dei visceri ( cavità palleale). Con il movimento dei cirri produce una corrente d’acqua che reca particelle alimentari, e ha funzione respiratoria. Nei Testicardini l’intestino termina a fondo cieco e manca l’ano, presente negli Ecardini. Gli organi di senso sono poco sviluppati e i sessi quasi sempre separati. Lo sviluppo è poco conosciuto. I B. vivono attaccati agli scogli o infossati nella sabbia. Sono assai localizzati e non hanno nella fauna attuale la grande diffusione che ebbero nei periodi geologici passati. Si trovano fra i 10 e i 500 m di profondità, ma alcune forme sono anche abissali.

I B. sono fossili guida molto importanti, soprattutto nel Paleozoico. Di particolare significato per la sistematica sono gli apparati brachiali. Alle 160 specie viventi di B. fanno riscontro circa 7000 specie fossili, ritrovate nei sedimenti a partire dal Cambriano inferiore. Sembra che i primi B. (Precambriano) appartenessero alla classe Inarticolati e avessero un semplice guscio chitinoso. Già dalla fine del Cambriano scompaiono alcune superfamiglie e ne compaiono altre (Lingulacea, Acrotratacea, Orthacea ecc.), ma è durante l’Ordoviciano che questo phylum ha una grandissima differenziazione, con la comparsa di numerose superfamiglie, per arrivare al massimo sviluppo nel Devoniano. Alcune superfamiglie si estinguono molto presto, altre giungono fino alla fine del Paleozoico (Permiano) e poche fino ai nostri giorni. Già dal Carbonifero il numero di superfamiglie inizia a decrescere, passando dalle 29 del Devoniano alle 25 del Permiano; 10 di queste persistono per tutto il Trias, 4 sopravvivono per tutto il Giurassico e arrivano fino ad oggi. Dopo il Permiano sono comparse solo 6 nuove superfamiglie: Thecideacea, Zeilleriacea, Koninckinacea, Terebratulacea, Terebratellacea e Cadomellacea. I gruppi più importanti nel Permo-Carbonifero sono stati Productacea e Spiriferacea, estinti entrambi alla fine del Paleozoico. La superfamiglia Richthofeniacea, molto importante per la stratigrafia del Permiano, è nota anche per la caratteristica morfologia delle sue forme, particolarmente adatte all’ambiente di scogliera. Tra le superfamiglie scomparse alla fine del Trias ha importanza stratigrafica Athyridacea; nel Giurassico inferiore si estinguono Suessiacea e Spiriferinacea. Dopo la scomparsa di questi tre ultimi gruppi compare la superfamiglia Tembratellacea, mentre Terebratulacea e Rhynchonellacea riprendono vigore. Dalla fine del Mesozoico e per tutto il Terziario i B. sono caratterizzati da un lento e chiaro declino.

Vedi anche
Carbonifero Periodo geologico dell’area paleozoica (compreso tra 360 e 285 milioni di anni fa), situato tra il Devoniano e il Permiano, riferito prima a un complesso di depositi includenti i giacimenti di carbone dell’Inghilterra e del Galles e poi a tutte le formazioni corrispondenti per età a tali depositi, anche ... Permiano L’ultimo dei cinque periodi in cui è suddivisa l’era paleozoica. In seguito all’emersione di nuove terre determinatasi per effetto dell’orogenesi ercinica, le condizioni climatiche subirono importanti cambiamenti. Le formazioni di tipo desertico e quelle lagunari evaporitiche, ampiamente diffuse nell’Europa ... Paleozoico Era geologica, della durata di circa 340 milioni di anni, compresa tra l’Archeozoico e il Mesozoico. Fauna e flora, molto sviluppate, accennano a un clima abbastanza uniforme su tutta la Terra; non mancano tuttavia sicure tracce di antiche glaciazioni. La flora paleozoica è in prevalenza costituita da ... conchiglia Involucro più o meno resistente e sviluppato, che sta a difesa del corpo dei Molluschi e dei Brachiopodi. È una secrezione del mantello che avvolge tutto o in parte il corpo, oppure può essere ridotta di mole, e nascosta nello spessore del mantello. La materia che compone la c. è distribuita in strati ...
Categorie
  • PALEONTOLOGIA in Zoologia
  • SISTEMATICA E ZOONIMI in Zoologia
Tag
  • GIURASSICO INFERIORE
  • STRATIGRAFIA
  • ORDOVICIANO
  • CARBONIFERO
  • PALEOZOICO
Altri risultati per Brachiopodi
  • BRACHIOPODI
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Gruppo di animali marini, che per una certa rassomiglianza nella forma del corpo con i Molluschi, furono per lungo tempo ascritti a tale classe, e la cui affinità con altri gruppi zoologici è tuttora incerta. Brachiopodi viventi. - Storia e posizione sistematica. - I Brachiopodi furono anticamente considerati ...
Vocabolario
brachiòpodi
brachiopodi brachiòpodi s. m. pl. [lat. scient. Brachiopoda, comp. di brachio- e -poda (v. -pode)]. – Tipo di animali marini, fossili e viventi, che vivono attaccati agli scogli o infossati nella sabbia; hanno conchiglia bivalve, generalmente...
lofoforati
lofoforati s. m. pl. [der. di lofoforo1]. – In zoologia, raggruppamento di diversi tipi (briozoi, foronidei, brachiopodi), caratterizzati dalla presenza del lofoforo; è sinon. di tentacolati.
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