Pseudonimo del cantante britannico George Alan O'Dowd (n. Eltham, Londra, 1961). Giunto alla ribalta con i Culture Club, si è fatto notare anche per il look androgino con cui ha conquistato la scena londinese degli anni Ottanta. Nella sua produzione musicale si riscontrano influenze r&b e reggae; la qualità emozionale della sua voce ha rivelato grande versatilità. Con i Culture Club, O'D. ha registrato Kissing to be clever (1982), la colonna sonora del film Electric Dreams (1984) e From luxury to heartache (1985), quindi ha cominciato la carriera da solista con Sold (1987). All'inizio degli anni Novanta si è parlato di lui per l'ostentata omosessualità e l'abuso di droghe. Ciononostante ha continuato ad animare le notti come disc jockey nelle più importanti discoteche del mondo e a produrre dischi, tra cui ricordiamo High hat (1989); Fantazia house collection 2 (1995); U Can Never B2 Sraight (2002) e BoyGeorgeDJ.com (2003), in collaborazione con i più interessanti musicisti inglesi, dimostrando un'influenza glam rock che si può far risalire a D. Bowie e I. Pop. Nel 2005 ha pubblicato Straight, il suo secondo libro autobiografico, allegato all'EP omonimo che contiene quattro brani inediti. Della discografia più recente vanno segnalati gli album Yum Yum (2008), Ordinary alien (2010), This is what I do (2013) e Life (con i Culture Club, 2018).