Scrittore e mecenate (Stoccolma 1796 - ivi 1868). Viaggiò molto, anche in Italia, nel 1819-20 (Vandringsminnen "Ricordi di viaggio", 1833-34) ed ebbe rapporti con Goethe, J. L. Tieck, F. Schlegel e F. Grillparzer. Tra le sue opere teatrali, tarde e fredde imitazioni del classicismo goethiano e schilleriano, vanno ricordate Erik XIV (1827) e Torkel Knutsson (1866). Assai più notevoli le sue memorie autobiografiche (Levnadsminnen, stampate nel 1870).