Barometro registratore, atto cioè a fornire il diagramma (barogramma) dell’andamento nel tempo della pressione atmosferica in un certo luogo ( stazione barografica).
I b. a mercurio derivano dai barometri omonimi; secondo uno degli schemi più diffusi ( b. Richard, fig. A): una pennina è connessa, tramite asticciole opportunamente disposte, a un cilindretto di ferro che galleggia sul mercurio del ringrosso aperto di un barometro a sifone: la pennina traccia il barogramma su un foglio di carta disposto su un tamburo che ruota lentamente per azione di un congegno a orologeria.
I b. aneroidi (fig. B), assai più diffusi dei precedenti, usano una colonna di capsule barometriche i cui movimenti sono trasmessi, amplificati, a una pennina scrivente mediante un sistema di leve; come nel tipo precedente, la pennina è appoggiata su un foglio di carta avvolto su un tamburo in lenta e uniforme rotazione. Con strumenti di questo tipo la sensibilità è dell’ordine di 2-5 mm di spostamento della pennina per 1 millibar di variazione della pressione atmosferica, più che sufficiente per gli scopi meteorologici. Sensibilità molto più alte si raggiungono con i microbarografi.
Il barotermografo, costituito da un b. e da un termografo con in comune il registratore, è uno strumento registratore della pressione atmosferica e della temperatura.
Il barotermoigrografo, costituito da un b., un termografo e un igrografo con in comune il registratore, registra la pressione atmosferica, la temperatura e l’umidità dell’aria.