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Avesta

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Nome (dal medio persiano apastāg, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo). I libri sono da distinguere dai commenti (zend, «esegesi») sorti intorno a essi e redatti in pahlavico. La redazione dell’A. che attualmente possediamo risale all’età sasanide e si compone di 5 parti: Yasna («preghiera»), Visprat o Vispered («tutti i capi», invocazioni e formule d’integrazione del precedente), Vidēvdād o Vendidād («legge contro i demoni», prescrizioni per purezza rituale, pene ecclesiastiche e norme giuridiche), Yasht («adorazione, sacrificio», 21 inni) e Khvartag apastāg o Khorda A., («piccolo A.» libro di preghiere, per i laici).

Secondo la tradizione l’A. sarebbe stato scritto in lettere d’oro su 12.000 pelli di bue da un discepolo di Zarathustra, Kavi Vishtaspa, o da Giamaspa, ministro di Vishtaspa. La redazione definitiva avvenne verosimilmente sotto Sapore II (309-379).

Lingua avestica La lingua in cui sono stati scritti gli A., di tipo indoeuropeo, rappresenta la più antica documentazione posseduta dell’iranico; dato il suo carattere di lingua colta, ed essendo stata lo strumento di propaganda della religione di Zarathustra, non ha una posizione areale ben definita tra le altre lingue iraniche.

Vedi anche
Zaratustra (o Zarathustra; avestico Zarathushtra, mediopers. Zartukhsht, neopers. Zardu(h)s(h)t o Zartusht). - È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Zaratustra è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello ... Angra Mainyu (medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione non si esercita direttamente nei confronti di Ahura Mazdā, ma nei confronti dello Spenta Mainyu, lo ... Amesha Spenta Nello zoroastrismo sono le potenze divine (in avestico «i santi immortali») direttamente subordinate alla suprema e unica divinità Ahura Mazdā e a questa intimamente associate nella custodia e nel reggimento della creazione contro le potenze del male, nel quadro del dramma dualistico che caratterizza ... Gāthā Gāthā Inni religiosi che costituiscono il nucleo più antico dell’Avesta, il corpo delle scritture canoniche dello zoroastrismo. Alcuni le considerano contemporanee alla predicazione dello stesso Zaratustra, che vi parla di sé in prima persona.
Categorie
  • TESTI RELIGIOSI E PERSONAGGI in Religioni
  • LINGUE E DIALETTI NEL MONDO in Lingua
Tag
  • LINGUE IRANICHE
  • MEDIO PERSIANO
  • INDOEUROPEO
  • ZARATHUSTRA
  • PAHLAVICO
Altri risultati per Avesta
  • AVESTA
    Enciclopedia Italiana (1930)
    L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi "testo fondamentale". La denominazione di "Zend-avesta" che risale ad Anquetil Duperron (v.) è ...
Vocabolario
avèstico
avestico avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la...
żèndo
zendo żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...
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