La proprietà che il terreno ha di trattenere alcuni composti chimici, nonostante l’azione dilavante delle acque, si definisce potere a. del terreno. Esso dipende dai colloidi e dalla struttura dei componenti inorganici del terreno, le cui particelle adsorbono diverse sostanze; è tanto maggiore quanto maggiore è la quantità di argilla, di humus e di calcare, purché in convenienti proporzioni; è minimo per i terreni leggeri, poveri di humus e di minerali argillosi. Il potere a. del terreno è molto importante per la vegetazione, in quanto gran parte delle sostanze minerali e molti concimi, trattenuti dal terreno stesso, vengono poi ceduti gradatamente alle piante.
Nella tecnica del vuoto, l’ a. metallico (o, con termine inglese, getter) è il pezzetto di metallo volatile (generalmente magnesio, ma anche sodio, calcio ecc.) fissato all’interno dei recipienti che, dopo la loro vuotatura e sigillatura, viene fatto evaporare riscaldando per induzione ad alta frequenza il supportino metallico che lo sostiene; il vapore si deposita in polvere finissima su parte dell’involucro che assume così un aspetto speculare. Per la sua capacità a ossidarsi, il magnesio assorbe l’ossigeno residuo nel tubo, come pure quello che durante il suo funzionamento si forma per decomposizione degli ossidi del catodo.