Verme filiforme parassita dell’intestino tenue di Vertebrati, specialmente Mammiferi, appartenente alla famiglia degli Ascaridi. Ha corpo cilindrico, affusolato, lungo parecchi centimetri, con notevole dimorfismo sessuale. La bocca è provvista di tre robuste labbra con margine dentato; l’estremità caudale del maschio è ripiegata a spira in direzione ventrale e provvista di due spicole anali ineguali e di papille anali; la femmina possiede ovari pari, e vulva situata nella prima metà del corpo. Ovipari, depongono numerose uova ellissoidi, a guscio spesso. Lo sviluppo è diretto, e dura 5-6 settimane.
L’infestazione da a. è detta ascaridiasi. Nell’uomo avviene per via alimentare (verdure, frutta); sede d’elezione è il canale intestinale ma altri organi possono essere colpiti: il polmone, che ospita le larve del parassita durante il suo ciclo evolutivo; la colecisti, che può essere raggiunta secondariamente da parassiti adulti che vi emigrano (vermi erratici) dall’intestino. La sintomatologia è poliforme e, per i sintomi locali, dipende dalla sede: i quadri più frequenti sono di tipo dissenterico. Sussidio diagnostico importante è l’esame delle feci.