art nouveau
Il trionfo della linea
Art nouveau, ("arte nuova"), indica un movimento artistico che si sviluppa tra la fine dell'Ottocento e la Prima guerra mondiale, in un periodo chiamato Belle époque. Il compito dell'arte è abbellire le case, le città e ogni aspetto della vita moderna
L'art nouveau rinnova le forme dell'architettura, della comunicazione grafica, della produzione di mobili e oggetti per la vita di tutti i giorni. Alla fine dell'Ottocento, a causa della scarsa qualità di molti prodotti industriali, che imitano senza fantasia gli stili del passato, si diffonde un grande desiderio di rinnovamento. Gli artisti si rivolgono direttamente alla natura, studiando la bellezza e la varietà delle sue forme. Steli di fiori e tralci di piante rampicanti sono tradotti in linee curve e sinuose per evocare il mondo naturale e provocare emozioni nell'osservatore. Queste forme sono applicate anche a oggetti di uso quotidiano, che acquistano dignità di opere d'arte. Sono celebri i vasi di vetro ispirati al mondo floreale di Émile Gallé, le lampade dell'americano Louis C. Tiffany, i gioielli di René Lalique e le creazioni in ceramica della manifattura fiorentina di Galileo Chini.
In architettura, l'art nouveau fa uso di materiali moderni come ferro, ghisa e acciaio per le loro qualità strutturali, ma anche per la facilità con cui possono essere plasmati in linee flessuose, da lasciare a vista. Le ringhiere delle stazioni del métro di Parigi, opera dell'architetto Hector Guimard, rappresentano con il metallo motivi floreali.
Il nuovo stile, piacevole e accattivante, abbellisce nuovi luoghi di pubblica utilità. L'architetto catalano Antoni Gaudí modella le forme vegetali e animali per creare immagini fantastiche che movimentano le facciate dei palazzi. Altri, come lo scozzese Charles Rennie Mackintosh (arti decorative) o l'austriaco Joseph Hoffmann, semplificano ancora di più le forme, prediligendo linee geometriche ed essenziali.
In Italia il nuovo stile, spesso mescolato ad altre tendenze, arriva con qualche anno di ritardo, ma raggiunge livelli molto alti in quei palazzi di tante città (Palermo, Viareggio, Milano, Firenze, Roma e Torino) opera di architetti e designer come Ernesto Basile e Raimondo D'Aronco.
L'art nouveau, con i suoi arabeschi e le linee serpeggianti, è molto adatta a rappresentare i contenuti della pittura dell'epoca, il simbolismo, che tenta di rappresentare ciò che va oltre la realtà materiale, come i sentimenti e i pensieri che teniamo segreti. L'austriaco Gustav Klimt è uno dei pittori più rappresentativi di tale cultura.
Il nuovo stile si dimostra particolarmente adatto alle arti grafiche. Riviste, periodici e libri illustrati d'ogni genere fioriscono in tempi rapidi, grazie al potenziamento della tecnica di riproduzione litografica, che permette di trasferire sulla carta un disegno precedentemente eseguito su pietra, replicandolo in numerose copie. La litografia a colori, inoltre, si presta a una nuova forma di comunicazione ancora oggi estremamente vitale: il manifesto pubblicitario. Sviluppato soprattutto in Francia (basta pensare al grande artista Henri de Toulouse-Lautrec), il manifesto è utilizzato per la promozione di prodotti culturali o di consumo, per propagandare l'apertura di nuovi locali d'intrattenimento, per annunciare spettacoli teatrali, musicali, di danza e cabaret.
Il termine art nouveau nasce dal nome di una galleria parigina molto di moda alla fine dell'Ottocento: L'art nouveau Bing, specializzata nella vendita di mobili, vetri, ceramiche, gioielli e stoffe, che propongono una nuova idea di bellezza per gli oggetti d'uso quotidiano. A Londra, ha grande successo una ditta di arredamento che si chiama Liberty. Entrambi i nomi sono usati per indicare il nuovo gusto che si diffonde in Europa e in America, con nomi diversi: in Italia stile floreale o liberty, in Inghilterra modern style ("stile moderno"), in Germania Jügendstil ("stile giovane"), in Spagna modernismo. Tutti termini che richiamano la giovinezza, la novità, la natura.