Critico letterario italiano (Arona, Novara, 1929 - Roma 2022). Nei primi anni Sessanta ha fondato, insieme a Edoardo Sanguineti e Umberto Eco, il Gruppo 63, costituendo un nucleo di riferimento per l’avanguardia letteraria italiana. Dal 1987 al 1994 ha rivestito l’incarico di direttore di Raitre, segnando nella rete un radicale cambiamento di stile e programmazione e introducendo con successo programmi d’inchiesta (Samarcanda) e satirici (Blob, Avanzi, Quelli che... il calcio), e una serie di trasmissioni fortemente radicate nella quotidianità (Mi manda Lubrano, Chi l’ha visto?, Un giorno in Pretura). Successivamente, G. è stato presidente e amministratore delegato dell’Istituto Luce (1995-2001). Tra le sue opere occorre citare: Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vent’anni di impazienza (1965); Vero e falso (1968); La letteratura del risparmio (1973); Carta stampata (1978); Il piacere della letteratura (1981); Trent’anni di intolleranza (mia) (1995); Il romanzo e la realtà (2010); il testo autobiografico Sfido a riconoscermi (2019). Membro (2001-2004) del Comitato di consulenza dell'Enciclopedia del cinema edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, dal 2004 al 2009 è stato assessore alla cultura del Comune di Bologna.