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Pózzo, Andrea

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Pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Maestro dell'illusionismo pittorico barocco, grazie al sapiente uso dell'elaborazione prospettica, di cui fu abile trattatista, dipinse per lo più architetture e spazi immaginari. Attivo a Roma (finta cupola e affreschi nella chiesa di S. Ignazio, 1685-94), si trasferì poi a Vienna dove la sua opera fortemente decorativa ebbe grande influenza sulla pittura del Settecento austriaco e bavarese.

Vita e opere

Scolaro dei gesuiti a Trento, studiò con ignorati maestri veneziani; nel 1665, a Milano, entrò nella Compagnia di Gesù, dove raggiunse il grado di fratello coadiutore. Fu attivo a Milano (apparati per le quarantore, affreschi e pala d'altare in S. Fedele, 1669-75), a Genova (apparati celebrativi, decorazioni con figure allegoriche per la cappella di S. Francesco Borgia e relativa tela nell'attuale chiesa dei SS. Ambrogio e Andrea, 1671-73), a Mondovì (affreschi nella cupola di S. Francesco Saverio, 1676-77) e a Torino (affreschi nella chiesa dei SS. Martiri, 1678-79). Nel 1681 fu chiamato a Roma da padre Oliva dove realizzò alcune delle sue opere di rilievo: le decorazioni nella cosiddetta cappella della Vigna (nell'attuale convento dei Frati minori di S. Antonio alle Terme a San Saba, 1682); la decorazione del corridoio della Casa Professa, annessa alla chiesa del Gesù (1682-86); nella chiesa di S. Ignazio, la finta cupola e la imponente decorazione della tribuna e della volta raffigurante la gloria del santo (1685-94) e la cappella con altare di S. Luigi Gonzaga (1697-99); la cappella con altare di S. Ignazio nella chiesa del Gesù (1695-99); decorazioni dell'altare maggiore e della cupola della chiesa del Gesù a Frascati (1699-1700). Da Roma inviò anche, sempre per la Compagnia di Gesù, progetti per le chiese di Ragusa e Lubiana. Nel 1703 fu invitato da Leopoldo I a recarsi a Vienna, dove rimase fino alla morte. Ma prima di raggiungere la nuova destinazione ebbe il tempo di decorare il salone di palazzo Contucci a Montepulciano e lasciare opere di pittura e progetti per opere di architettura ad Arezzo, Trento e Belluno. Tra le opere viennesi va segnalata la decorazione dell'università, del palazzo Liechtenstein, del collegio dei Gesuiti (1704-09). Somma dell'illusionismo pittorico, riscontrabile nelle quadrature architettoniche dei suoi interventi decorativi, è il trattato teorico in due tomi Perspectiva pictorum et architectorum (con testo in latino e italiano, vol. 1° 1693; voll. 1°, rist., e 2° 1700), che ebbe notevole successo, tanto da essere più volte ristampato e tradotto in varie lingue nel corso del sec. 18°. La necessità di aiuti per assolvere ai numerosi incarichi determinò la formazione di un'ampia scuola di collaboratori e allievi. Nella sua architettura sono manifeste le tracce del Borromini, il cui verbo egli propagò in Austria, con qualche materialità di traduzione.

Vedi anche
Carlo Maratti Maratti (o Maratta), Carlo. - Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, e con N. Poussin, nel 1650 esordì con la Natività (Roma, S. Giuseppe ... Francesco Borromini Borromini (o Borromino; propr. Castèlli), Francesco. - Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse nel 1614 a Roma, dove fu impiegato come intagliatore ... Carlo Fontana Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, la cappella Cybo in S. Maria del Popolo (1684); innalzò la facciata di S. Marcello (1682-84); continuò ... Filippo Juvarra Juvarra (o Iuvara), Filippo. - Architetto (Messina 1678 - Madrid 1736). Allievo a Roma di C. Fontana, si occupò dapprima di architettura teatrale e di scenografia. Assunto al servizio di Vittorio Amedeo II, come primo architetto civile del re, fu molto attivo a Torino: facciata di S. Cristina e castello ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • LEOPOLDO I
  • BORROMINI
Altri risultati per Pózzo, Andrea
  • POZZO, Andrea
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 85 (2016)
    Richard Bösel Lydia Salviucci Insolera POZZO, Andrea. – Nacque a Trento il 30 novembre 1642 (Trento, Archivio diocesano tridentino, Cattedrale di Trento, Registro dei nati e dei battezzati, III, c. 36r) da mastro Jacopo e da Lucia Bazzanella, sua seconda moglie, sposata il 15 gennaio 1637 (Trento, ...
  • POZZO, Andrea
    Enciclopedia Italiana (1935)
    POZZO (anche Pozz1, Del Pozzo, Dal Pozzo), Andrea Mario Labò, Pittore, architetto, prospettico, nato a Trento il 30 novembre 1642, morto a Vienna il 31 agosto 1709. È falso che egli fosse tedesco e portasse il nome di Brunner, italianizzato poi in Pozzo. Scolaro dei gesuiti a Trento, studiò con ignorati ...
Vocabolario
pózzo
pozzo pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...
àlbero di sant’Andrèa
albero di sant'Andrea àlbero di sant’Andrèa locuz. usata come s. m. – Pianta della famiglia delle ebenacee (Diospyros lotus), nota anche con i nomi di legno santo, loto falso, loto d’Egitto, guaiaco falso; originaria dell’Asia, ha foglie...
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