Nome di vari santi e beati:
1. Andrea, apostolo: v. la voce.
2. Andrea Avellino, santo (Castronuovo, ora Castronuovo di Sant'A., Potenza, 1521 - Napoli 1608), al battesimo Lancellotto, sacerdote (1545), studiò diritto canonico a Napoli, ove per influsso del gesuita G. Lainez avvenne la "conversione" (1548), per cui abbandonò l'avvocatura ecclesiastica dedicandosi tutto alla riforma ecclesiastica (monastero femminile di S. Arcangelo a Baiano). Sopportò gravi avversità: ferito, venne accolto dai teatini ed entrò poi in quest'ordine (1556), che diffuse e promosse anche come superiore, a Milano (1570 e 1578-81; amicizia con s. Carlo Borromeo), Piacenza (1571-78 e 1581), Napoli (dal 1582), scrisse moltissime lettere di direzione spirituale, discorsi; beatificato nel 1624, fu canonizzato nel 1712; festa, 10 novembre.
3. Andrea Bobola, santo, gesuita polacco (Palatinato di Sandomierz 1591 - Janów 1657); entrò nell'ordine nel 1611 e fu ordinato sacerdote nel 1622; predicò a Vienna e in Lituania; fu ucciso dai Cosacchi nonostante avesse abbandonato la residenza di Pińsk; ivi e a Polock fu venerato il corpo, portato (1922) in un museo di Mosca, quindi a Roma (1923) e a Varsavia; fu beatificato nel 1853 e canonizzato nel 1938; festa, 21 maggio.
4. Andrea Bogoljubskij, santo della chiesa russa: v. Andrea Bogoljubskij sovrano della Suzdalia.
5. Andrea da Borgo San Sepolcro, beato. Al secolo A. Dotti, servita (Sansepolcro 1250 - eremo della Vallucola, ivi, 1315), fu accolto nell'ordine (1278) da s. Filippo Benizzi, e fu poi tra gli eremiti della Vallucola che egli unì ai serviti (1294); in seguito unì ai serviti (1295) anche i solitari di Montevecchio, presso Massa Trabaria; predicò in varie città d'Italia; morto l'amico s. Alessio Falconieri, ritornò all'eremo; culto approvato nel 1806, festa, 31 agosto.
6. Andrea da Burgio, venerabile; cappuccino, al secolo A. Sciortino (n. 1705 - m. Palermo 1772); fratello laico (1735), missionario in Congo per 17 anni (dal 1745), taumaturgo.
7. Andrea Calibita, santo. Monaco a Creta, recatosi a Costantinopoli per impetrare dall'imperatore Costantino Copronimo un più umano trattamento per i cattolici, anatematizzò gl'iconoclasti, che lo uccisero nel 761 o 767; festa, 17 ottobre.
8. Andrea da Castrogiovanni (beato nell'ordine). Agostiniano eremitano (Castrogiovanni, od. Enna, 1534 - Regalbuto 1627), al secolo A. Del Guasto, dapprima eremita, fondò la Congregazione di Centorbi (Centuripe).
9. Andrea Corsini, santo; carmelitano (m. Fiesole 1374). Nulla di certo si sa della sua giovinezza e dei suoi studi, fu provinciale di Toscana nel 1348 e vescovo di Fiesole dal 1349. Al suo patrocinio i Fiorentini attribuirono la vittoria di Anghiari (1440); fu canonizzato regolarmente nel 1629; festa, 4 febbraio.
10. Andrea di Creta, oratore e innografo (Damasco 660 circa - Eresso, Mitilene, 740); monaco a Gerusalemme (perciò detto anche A. gerosolimitano), inviato (685) a Costantinopoli per portarvi l'adesione della sua chiesa al 6º concilio ecumenico, vi rimase come arcidiacono e divenne (dopo il 692) vescovo di Gortina (Creta); accettò il monotelismo sotto Filippico Bardane ma, caduto questi, tornò all'ortodossia e si oppose all'iconoclastia di Leone Isaurico. Autore di sermoni (alcuni inediti; non tutti autentici), iniziò la poesia dei canoni, genere di cui è il principale rappresentante, e scrisse idiomeli (antifone ritmiche ciascuna con melodia propria); introdusse a Costantinopoli usi liturgici di Gerusalemme; è venerato nella Chiesa greca.
11. Andrea Del Guasto: v. Andrea da Castrogiovanni (n. 8).
12. Andrea di Fiesole, monaco irlandese (perciò detto anche A. Scotto), discepolo del vescovo s. Donato, di cui fu arcidiacono a Fiesole (880 circa), venerato a Fiesole e nella chiesa di Badia in Firenze; festa, 22 agosto.
13. Andrea di Firenze, santo; di epoca incerta, probabilmente vescovo successore (400 circa) di s. Zenobio (Zanobi), di cui trasferì le reliquie nella cattedrale; secondo altri visse nel sec. 9º; festa, 26 febbraio.
14. Andrea da Firenze, venerabile; agostiniano (m. 1456), visse eremita (dopo il 1430) col beato Antonio da Fano; tornato a Firenze, fu autorevole consigliere di vescovi toscani.
15. Andrea da Modena, beato; francescano (m. Modena 1455), taumaturgo.
16. Andrea da Parma: v. Andrea di Strumi (n. 22).
17. Andrea da Peschiera, beato; domenicano (Peschiera del Garda 1400 circa - Morbegno, Valtellina, 1485), al secolo A. Grego; studiò a Firenze, predicò in Valtellina, in Engadina e nei Grigioni (è detto "l'apostolo della Valtellina"); fondò i conventi di Morbegno e di Coira; festa, nell'ordine, 19 gennaio.
18. Andrea Salos, santo, mistico e asceta (m. Costantinopoli 936 o 946 o 956); schiavo e notaio del protospatario Teognosto, si dedicò a una vita d'intenso ascetismo, non esente da stranezze, sì che venne chiamato "pazzo di Dio"; festa (rito bizantino), 2 ottobre.
19. Andrea Scotto: v. Andrea di Fiesole (n. 12).
20. Andrea di Segni, beato; francescano (n. forse ad Anagni - m. al Piglio, Fiuggi, 1302), della nobile famiglia de' Conti rifiutò il cardinalato conferitogli da Bonifazio VIII.
21. Andrea da Spello, beato; francescano (m. Spello 1254 o 1264), al secolo A. Caccioli, uno dei primi compagni di s. Francesco.
22. Andrea di Strumi, beato, vallombrosano (n. Parma - m. 1097, secondo altri dopo il 1106), detto anche A. da Parma e A. di Vallombros; caldo fautore di s. Arialdo, di cui (come di s. Giovanni Gualberto) scrisse la Vita, dal 1085 abate di S. Fedele a Strumi (Valdarno casentinese), cercò di metter pace tra Firenze e Arezzo; scrisse epistole in latino; festa, 10 marzo.