Molti personaggi, tutti domenicani, del sec. 15º sembrano esser stati confusi dietro questo nome e riesce difficile districare il problema della loro identificazione. Sembra che un A. sia stato arcivescovo di Rodi dal 1413 circa (fino al 1431-32), prendendo quindi parte al Concilio di Costanza, un A. di Pera (o di Costantinopoli) è detto A. di Rodi perché qui arcivescovo dal 1432, e sembra doversi distinguere dal precedente, come pure da un A. di Costantinopoli (m. 1430 circa), domenicano della Congregazione detta fratrum unitorum, maestro dei Sacri Palazzi nel 1426 (distinto anche da un A. di Pisa con il quale è stato confuso). Tra i due primi A. non è facile distinguere quanto agli incarichi avuti e il ruolo svolto in più occasioni: sembra tuttavia che sia A. di Pera l'Andrea presente al Concilio di Firenze e poi in polemica con il Bessarione, insieme a G. Contarini, sui problemi della processione dello Spirito Santo (e quindi del Filioque), degli azimi, del purgatorio e del primato papale.