anatre, oche, cigni
Tanti diversi modi di procurarsi il cibo
Anatre, oche e cigni appartengono all'ordine degli Anseriformi e alla famiglia degli Anatidi, che comprende circa 150 specie, per lo più acquatiche. Sebbene molte caratteristiche li accomunino, si distinguono soprattutto per i modi diversi con cui si procurano il cibo.
Gli Anatidi hanno zampe palmate e becco allargato e appiattito, adatto a raccogliere il cibo sulla superficie dell'acqua o tra il fango. Inoltre, possiedono una ghiandola, detta uropigiale, posta sul dorso nei pressi della coda, che produce una sostanza oleosa con la quale gli uccelli si spalmano le piume per renderle impermeabili.
Molte specie di Anatidi si recano, in estate, a nidificare nei laghi e nelle paludi della tundra e della taiga, nella solitudine del Grande Nord, dal Canada alla Siberia; in inverno scendono verso sud, dove il clima è più mite, per trascorrere la stagione fredda. Ecco perché, nei mesi invernali, paludi e laghi dei paesi mediterranei si riempiono di anatre e oche. Molte specie nidificano all'aperto sulle rive dei laghi o fra i canneti; poche scavano gallerie nel terreno.
Le anatre si riconoscono per il collo e le zampe corti, e il becco appiattito. Possiamo distinguere tre categorie in base al ruolo ecologico che esse svolgono: anatre di superficie, tuffatrici e pescatrici. Le prime comprendono il germano reale, l'alzavola, il fischione, il codone e il mestolone. Si cibano filtrando con il becco la superficie dell'acqua oppure immergendo il collo per rovistare nei fondali bassi. Le anatre tuffatrici, come la moretta e il moriglione, si nutrono immergendosi dove l'acqua è più profonda per alimentarsi sul fondo. Le anatre pescatrici hanno il becco uncinato all'estremità, come la pesciaiola e gli smerghi: il loro obiettivo è la cattura dei pesci, che inseguono abilmente sotto l'acqua.
I maschi delle anatre sfoggiano un piumaggio vivacemente colorato, in modo da attirare le femmine della propria specie; queste, invece, possiedono colori poco vistosi, per nascondersi bene tra la vegetazione durante la cova. Il germano reale (Anas platyrhynchos) e l'oca selvatica (Anser anser) sono allevati da almeno 2.500 anni e hanno dato origine rispettivamente all'anatra domestica, detta anche papera, e all'oca domestica.
Le oche sono più terricole delle anatre e spesso si osservano sui prati umidi e in mezzo ai campi alla ricerca di foglie tenere, semi e insetti. Alcune specie, come l'oca delle Hawaii e la cereopside dell'Australia, non vanno mai in acqua. Rispetto alle anatre, si distinguono per il collo e le zampe più lunghe, il becco più convesso superiormente e le dimensioni corporee maggiori.
Il lungo collo dei cigni è un importante strumento che essi usano per raccogliere il cibo sul fondo, raggiungendo profondità maggiori rispetto alle anatre. I cigni sono i più acquatici di tutti gli Anatidi: le loro zampe, assai corte rispetto alle dimensioni corporee, li rendono molto impacciati sulla terraferma. Diverse specie di cigni producono richiami sonori molto forti ma il cigno reale, quello comunemente allevato nei giardini e nei laghetti artificiali, può emettere soltanto semplici grugniti a basso volume.
Molti animali, tra cui gli Anatidi, hanno sviluppato un rigido comportamento, detto imprinting, che li lega psicologicamente alla figura del genitore. In pratica, l'anatroccolo si identifica con il primo oggetto che vede muoversi davanti ai suoi occhi, immediatamente dopo la schiusa. Tale meccanismo obbliga gli anatroccoli a seguire la madre fin dalle prime mosse, evitando i rischi di passeggiate solitarie. Inoltre, consente alle anatre divenute adulte di riconoscere i membri della propria specie con cui accoppiarsi e riprodursi. Come descritto dal famoso etologo Konrad Lorenz e da altri studiosi europei, l'imprinting è così forte che, se un anatroccolo appena nato vede per prima cosa l'immagine di una persona che cammina, si identificherà con essa e la seguirà per tutta la vita.