Inserzione di una vocale fra due consonanti, in modo che si determini una nuova sillaba; serve per lo più ad alleggerire il gruppo ai fini della pronunzia: così nel fiorentino inghilese per inglese, nel romanesco ìcchese per ix, o nel lat. poculum per il più antico poclom.
Si dice epentesi l'inserzione d'un suono fra due altri.
Uno sviluppo di consonanti di passaggio si ha spesso in vicinanza di nasali e di liquide, per es. μεσημβρια con mbr da mr (confronta ἡμεσα), ἀνδρός con ndr da nr, lat. sumptus con-mpt da mt, fr. humble con mbl da ml, ecc. Si hanno poi inserzioni ...
È la soluzione di un gruppo di consonanti per mezzo di una vocale intermedia. Essa si produce per due cause sostanzialmente diverse, per la difficoltà effettiva della pronuncia del gruppo consonantico come nel caso del latino techina dal greco τέχνη, o perché tra le consonanti che si trovano aggruppate ...
anaptissi
s. f. [dal gr. ἀνάπτυξις «apertura», der. di ἀναπτύσσω «svolgere, aprire»]. – In fonetica, epentesi vocalica, l’inserzione cioè di una vocale fra due consonanti (di solito fra occlusiva e liquida o viceversa), in modo che si determini...
eufonia
eufonìa s. f. [dal lat. tardo euphonĭa, gr. εὐϕωνία, comp. di εὖ «bene1» e ϕωνή «voce»]. – Buon suono, suono piacevole. In partic., impressione gradevole data dall’incontro di certi suoni nel corpo di una parola o in parole consecutive,...