Matematico e astronomo francese (Parigi 1713 - ivi 1765). Precocissimo, a soli 13 anni presentava all'Accademia di Francia una memoria su 4 curve da lui scoperte, a 16 anni un trattato sulle curve sghembe, opera questa che gli meritava l'ammissione (a 18 anni) all'Accademia delle scienze. In seguito diede importantissimi contributi alla geodesia, teorica e pratica, partecipò (1736) a una spedizione in Lapponia per far luce sulla questione dello "schiacciamento" del globo terrestre (il C. studiò la forma di equilibrio di un solido di rotazione sotto determinate ipotesi; applicò i suoi risultati generali alla Terra, giungendo a conclusioni di grandissima importanza). Nel 1747 ottenne una soluzione approssimata, molto elegante, del problema dei tre corpi, che applicò al moto della Luna; nel 1758 previde, con il calcolo, il passaggio al perielio della cometa di Halley. Si deve al C. un notevole metodo per l'insegnamento della geometria fondato su un largo impiego della nozione di equivalenza tra figure, criterio al quale si rifanno anche varî metodi moderni.