Nome di alcuni santi.
1. Asceta di Edessa (m. principio del sec. 5º) ove, secondo la leggenda, sarebbe fuggito, la sera delle nozze, da Roma. La leggenda assunse varie forme e acquistò grande diffusione in Oriente e, dal sec. 10º, anche in Occidente, dove passò dal dominio del folclore (canto narrativo in endecasillabi, largamente diffuso; Ritmo di s. A., in lasse monorime, dei primi del sec. 13º o forse anteriore; poemetto in ottave, del sec. 16º, sacre rappresentazioni e un maggio) in quello dell'arte (ciclo di affreschi in S. Clemente di Roma, sec. 11º) e della letteratura, ispirando vari poemi medievali (La vie de saint Alexis, sec. 11º; il poema di Corrado di Würzburg, sec. 13º; Vita beati Alexis di Bonvesin de la Riva, sec. 13º) e, nei tempi moderni, composizioni per teatro (del card. Wiseman, 1859; di H. Ghéon, 1920) e musicali (di S. Landi, rappresentata a Roma, 1632; di B. Pratella, rappresentata a Bologna, 1939). Festa, in oriente 17 marzo, in occid. 17 luglio.
2. Alessio Falconieri, uno dei sette santi fondatori dell'ordine dei Servi di Maria (Firenze 1200 circa - ivi 1310), il solo che ha festa propria (12 febbraio), beatificato nel 1717, canonizzato coi compagni nel 1888.
3. Metropolita (1354) della chiesa russa (Mosca tra 1293 e 1298 - ivi 1378), dopo essere stato monaco nel monastero Bogojavlenskij (della Manifestazione del Signore), coadiutore (1340) del metropolita Teognosto (Feognost), e vescovo di Vladimir (1352), fu tutore del principe Demetrio, figlio di Ivan Ivanovič; svolse due missioni presso i Tatari. Gli si attribuisce una revisione della versione del Nuovo Testamento, che A. avrebbe compiuto, nel testo greco, durante un soggiorno a Costantinopoli (1354-55). Festa, in Russia, 12 febbraio.