LATTUADA, Alberto
Regista del cinema italiano, nato a Milano il 13 novembre 1914. Appartenne, prima della guerra, a quel movimento "calligrafico e letterario" che, per sottrarsi alla voga dei "telefoni bianchi", aveva tentato con successo un'evasione nel decorativismo e nella cultura. Tra i film di questo periodo, ispirati tutti a testi letterari, Giacomo l'idealista (1942), dal romanzo di E. De Marchi, e La freccia nel fianco (1944), dal romanzo di L. Zuccoli. Gli stessi princìpi, approfonditi e meditati, lo guidano anche dopo la guerra (dopo una pausa neorealistica un po' di maniera: Il bandito, 1947; Senza pietà, 1949) e gli consentono di realizzare, con felice impegno, opere in cui la rilettura di un testo preesistente dava sempre concreti risultati drammatici e stilistici. Tra queste: Il mulino del Po (1949), da R. Bacchelli, Il cappotto (1952), da N. Gogol', La tempesta (1958), da A. Puškin, Lettere di una novizia (1960), da G. Piovene, La steppa (1962), da A. Čechov, La mandragola (1965), da N. Machiavelli. Di recente, dopo aver alternato film d'ispirazione libresca ad altri più riferibili alla cronaca (Mafioso, 1962; Sono stato io!, 1973), è parso prediligere, nella scelta dei testi, quelli che gli consentivano di seguire più da vicino certi allettamenti e certe mode della commedia erotica all'italiana (Venga a prendere il caffè da noi, 1970, da La spartizione di P. Chiara; Oh, Serafina!, 1976, dal romanzo omonimo di G. Berto), ma non ha per questo trascurato di seguire, nel contempo, le costanti culturali del suo cinema migliore. Esempio fra i più probanti, Cuore di cane (1975), dal romanzo di M. Bulgakov, una rivisitazione garbata degli anni della NEP, in sapiente equilibrio fra amarezza e ironia.
Bibl.: R. Chiti, Schede personali: Alberto Lattuada, in Rassegna del film, n. 5, 1952; F. M. De Sanctis, Alberto Lattuada, Parma 1961; G. Gerosa, Alberto Lattuada, cultura e spettacolo, in Cinestudio, n. 10, nov. 1963; B. Amengual, Alberto Lattuada, in Premier Plan, Lione 1965; E. Bruno, Lattuada o la proposta ambigua, Roma 1968; A. Zanellato, L'uomo (cattiva sorte): il cinema di Lattuada, Padova 1973, con filmografia e bibliografia.