Matematico olandese (Alkmaar 1571 - Franeker 1635), che al patronimico Adriaanszoon sostituì, insieme ai fratelli, il cognome M., d'incerto significato. Insegnò (dal 1600) matematica e medicina nell'univ. di Franeker, e scrisse alcune opere notevoli di geometria (Doctrinae sphaericae libri V, 1598; Praxis nova geometrica, 1623) e altre di astronomia (raccolte in Opera omnia astronomica, 5 voll., 1632-33). È attribuito a M. il calcolo di un valore di π, e cioè 355/113, che dà le prime sei cifre decimali esatte del numero. M. ottenne però tale valore utilizzando un risultato stabilito dal padre, Adriaan Anthoniszoon (forse Alkmaar 1543 circa - forse ivi 1620), mediante il procedimento di Archimede dei poligoni iscritti e circoscritti. n Il fratello Jacob (m. Alkmaar 1628) inventò, a detta di Cartesio, il telescopio.