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al-Zarqawi, Abu Mus'ab

Lessico del XXI Secolo (2013)
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al-Zarqawi, Abu Mus'ab


al-Zarqāwī,  Abū Muṣ‛ab. – Nome di battaglia del terrorista giordano Aḥmad Faḍīl Nazāl al-Khalāyla (al-Zarqa’, Giordania, 1966 - Ba‛qūba, Iraq, 2006), leader del gruppo armato al-Tawḥīd wa al ğiḥād (Unificazione e guerra santa). Ispiratore di diversi altri gruppi terroristici islamici, è stato, secondo le autorità statunitensi, il luogotenente di Osama Bin Laden in Iraq. È ritenuto responsabile dell'assassinio nel 2002 di un diplomatico statunitense in Giordania, di numerosi attentati terroristici a Baghdad, a Casablanca e a Istanbul, costati la vita a decine di soldati stranieri e civili iracheni, nonché di aver partecipato all'organizzazione dell'attacco, nel 2003, contro il Comando del contingente italiano a Nassiriya e contro il quartier generale delle Nazioni Unite a Baghdad. A lui è attribuita l'uccisione, nel 2004, di diversi civili stranieri, presi in ostaggio e torturati. L'esecuzione degli ostaggi, ripresa e diffusa su un sito Internet, ha scosso l'opinione pubblica mondiale. Il nome del terrorista è comparso in diverse indagini sul terrorismo islamico non solo nei paesi mediorientali, ma anche in Europa, e sulla sua testa gli Stati Uniti avevano imposto, come per Bin Laden, una taglia di 25 milioni di dollari. Nel giugno 2006 al-Z. è stato ucciso in un'abitazione nei pressi di Ba‛qūba nel corso di un'operazione congiunta delle forze statunitensi e irachene, alla quale ha collaborato l'intelligence giordana.

Vedi anche
Osama Bin Laden Altro nome dello sceicco di origine saudita Usāma ibn Lādin (Riyad 1957 - Abbottabad, Pakistan, 2011). Nato da madre siriana, diciassettesimo di cinquantadue fratelli e figlio di un facoltoso imprenditore originario dello Yemen del Sud, Muhammad ibn Awād ibn Lādin (operoso nel settore delle costruzioni ... jihad (ar. gihād) Nel linguaggio religioso islamico, la ‘guerra santa’ contro gli infedeli, per l’espansione della comunità ed eventualmente per la sua difesa. È un dovere collettivo, ma in base alle decisioni del capo della comunità, può divenire un obbligo individuale di tutti i credenti. Ha inoltre un ... Ḥusain at-Tikritī, Ṣaddām Ḥusain at-Tikritī ‹... at tikritìi›, Ṣaddām. - Uomo politico iracheno (Tikrīt, Baghdād, 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani tutti i poteri. Deciso a imporre l'egemonia irachena nella regione, ... terrorismo L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. diritto 1. Diritto internazionale Nel diritto internazionale contemporaneo ...
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    Enciclopedia on line
    Terrorista giordano (Zarqa, 1966 – Baquba, Iraq, 2006). Cresciuto accanto al più antico campo profughi palestinese, creato già nel 1948, nel 1989 si recò in Afghanistan per combattere accanto ai Mujaheddin la guerriglia contro gli invasori sovietici. Ormai la guerra era finita, ma in Afghanistan Z. ...
Vocabolario
parturient montes, nascetur ridiculus mus
parturient montes, nascetur ridiculus mus ‹partùrient ... ridìkulus ...› (lat. «i monti avranno i dolori del parto, nascerà un ridicolo topo»). – Verso di Orazio (Ars poetica, v. 139) che, con allusione a una favola esopica che sarà poi...
ab hoc et ab hac
ab hoc et ab hac ‹... òk ... ak› locuz. lat. (propr. «da questo e da quella»). – Espressione usata talvolta a indicare cosa detta confusamente, senza senso: parlare, ragionare ab hoc et ab hac. V. anche et ab hic et ab hoc.
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