zuavo
żüavo s. m. [dal nome (arabo-berbero zwāwa) di una tribù di Cabili, attraverso il fr. zouave]. – 1. Appartenente al corpo militare coloniale costituito dai Francesi in Algeria, nel 1830, con indigeni della Cabilia, impiegato prima in Africa e poi anche in Europa, e dal primo Novecento trasformato in reparti speciali formati da Africani e Francesi: un reggimento, un battaglione di zuavi; l’impiego degli z. nella guerra di Crimea. Il nome fu esteso, nell’Ottocento, a corpi e formazioni speciali che avevano un’uniforme simile a quella degli zuavi francesi: z. pontifici, costituiti nel 1860, con volontarî per lo più francesi, per la difesa dello Stato Pontificio; z. calabresi, volontarî che parteciparono, con G. Garibaldi, alla campagna del 1860. 2. Con valore di agg., sostantivato al femm., nell’espressione alla zuava, indica fogge del vestire uguali o simili a quella propria degli zuavi: a. Calzoni alla z., calzoni corti, assai ampî, stretti sotto il ginocchio; anche, ma raro, calzoni zuavi (il vecchio aveva guardato i calzoni z. rattoppati, I. Calvino). b. Giacchetto alla z., corto con i lembi arrotondati, dal quale è derivata la giacchettina corta sino alla vita, ornata di ricami, che le donne portarono intorno al 1860, chiamata anche semplicem. zuava, come s. f.: una z. di velluto cremisi.